Regia di Arthur Allan Seidelman vedi scheda film
Thriller televisivo ottantesco della Columbia Pictures Television, di ambientazione lacustre e nella natura lussureggiante, atipico per gli standard e limiti televisivi dell'epoca(1988), con cadaveri mummificati a tavola apparecchiata e dentro ad una bara per il funerale, da anni posizionati in cantina come fossimo in "Non aprite quella porta parte 2", assassini in famiglia, psicopatici ereditari, coltellate seppure "timide", sangue non abbondante e zampillante, ma mostrato.
Arthur Allan Seidelman è regista che in carriera ha realizzato un paio forse tre, prove moderatamente o più interessanti tra cinema e tv("Children of Rage"[1975], "Echoes aka Living in a Nightmare"[1983], "La Morte avrà i suoi occhi"[The Caller][1987], oltre ad avere diretto episodi di tutte o quasi le più grandi serie tv, da "Saranno famosi", "Hill Street-giorno e notte", "Magnum P.I.", "La Signora in giallo", "Avvocati a Los Angeles", solo per citarne alcune), e qui non sviluppa malaccio il canovaccio infinito della famiglia benestante cittadina, che crede di fuggire dalla criminalità e dalle minacce, furti, della metropoli, per ritrovarsi invece assediati in una tranquilla e idilliaca cittadina popolata però dai soliti "redneck" villici del posto, immersa paradisiacamente nelle foreste e con un maestoso lago, dagli omicidi di un serial killer, che poi sono due.
Tour de force attoriale a volte sopra il gigionismo, di Barry Corbin.
Già racchia andante, Valerie Harper.
Ted_Bundy1979
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