Regia di Alain Resnais vedi scheda film
La storia del mondo è contenuta in quella di un uomo e viceversa. Non siamo però davanti all'albero della vita, il regista isola un elemento ambientale e storicamente fondamentale come lo scoppio dell'atomica su Hiroshima, con un frammento amoroso scaturito dall'incontro fra un uomo e una donna. Entrambi i due protagonisti ripercorrono il proprio passato attraverso il ricordo, il rimpianto e la rielaborazione della memoria alla luce del presente. Il regista lo fa sovrapponendo un testo fluente ed estremamente poetico alle immagini di Hiroshima ferita, che cerca un' identità nel tentativo di ricostruzione, e alle inquadrature ravvicinate dei due corpi degli attori. Il film non segue uno schema preciso, mostra poche immagini ma essenziali, offre parole e silenzi profondi mediati dal dialogo interiore ed esteriore, soprattutto della protagonista femminile. In ogni caso nulla esprimerà un commento e un giudizio, ogni conclusione resta libera da qualsiasi condizionamento, e neppure il testo fa da vera guida verso un punto finale che potrebbe coincidere con quello dell'inizio. Hiroshima mon amour è una manifestazione di arte visiva allo stato puro, e come tale va letta e accettata, cioè composto da un insieme globale da cui cogliere elementi forti quali il percorso della storia e l'uso della violenza risolutrice, la forza equilibratrice del ricordo del passato con l'oblio, il desiderio inconscio del dimenticare. Resnais, il regista, unisce con originalità la memoria dei sentimenti e l'orrore per la guerra, le ragioni dell'amore con il dramma collettivo del peso della sopravvivenza. Sembra un forte monito a riflettere sulla capacità di ricordare e a quanto serva il suo insegnamento, nell'oggi, attimo dopo attimo. Una nota sul volto dell'attrice, Emanuelle Riva, alla sua straordinaria capacità di trasformazione, di cambiamento all'interno del film, aderisce perfettamente al percorso interiore del suo personaggio, irregolare e sorprendente. Una vera rivelazione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta