Regia di Mario Martone vedi scheda film
Alla ricerca di una madre mai conosciuta in profondità in un progressivo processo di identificazione in lei.L'amore molesto è quello della madre della protagonista,artefice di un adulterio presunto,ma può essere anche tutta quella morbosità che circonda Delia ad opera di esponenti del proprio passato,della propria infanzia che ritornano prepotentemente nel presente.Ed è anche quello dettato dalla femminilità soffocata di Delia che finalmente viene fatta uscire fuori dal vestitino rosso scollato appartenuto alla madre.Più che un vestito,una seconda pelle,un simbolo di ritrovata libertà.La stessa libertà,anche sessuale che ha caratterizzato gli ultimi istanti di vita della madre. Il film di Martone si muove contemporaneamente su due piani:l'indagine di Delia sulla misteriosa morte della madre e nel contempo il suo guardare alla propria infanzia rievocando un mondo che ormai non esiste più.Un film complesso,stratificato in cui accanto alla splendida Bonaiuto si muovono leggende del teatro napoletano che si spogliano di gran parte della loro teatralità partenopea per dare vita a personaggi vivi,a tutto tondo.E attorno a loro una Napoli magnificamente fotografata da Bigazzi che ce ne svela gli angoli meno turistici,svuotata di ogni connotazione folkloristica,senza pizza,pastiera o sfogliatelle ma poco rassicurante nelle sue strade brulicanti o sotto un improvviso temporale.La recitazione distaccata e apparentemente fredda della Bonaiuto fa da contrappunto al calore tipicamente partenopeo degli altri attori nel segno di una progressiva analisi interiore non esaustiva che attanaglia il suo personaggio.Delia non trova tutte le risposte di cui ha bisogno ma sembra farsene una ragione.Pur se si viene a scoprire che il mistero che doveva essere svelato non era poi tale resta un film a tratti inquietante e che non risponde a tutti gli interrogativi lasciandoli come in sospeso nel finale(ad esempio la ritrovata sensualità di Delia in cosa sfocerà?).E soprattutto resta una descrizione di Napoli potente ed affascinante, un caleidoscopio di luci ,suoni,odori e colori,un teatro fulgido e non un semplice sfondo a una vicenda che partendo da stilemi vicini alla sceneggiata napoletana poi si dipana in modo sorprendente e complesso.Una grande prova d'autore.....
ottima regia precisa e ricca di sfumature
ottima prova
bravissima
non male
anche lei è brava
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