Regia di Sam Raimi vedi scheda film
«He ascended into Heaven,
and sitteth on the right hand of God the Father Almighty;
from thence He shall come to judge the quick and the dead».
«Salì al Cielo,
siede alla destra di Dio, Padre Onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti».
Questa è la citazione all'origine del titolo del film, che ovviamente è andata completamente perduta nell'immancabile licenza poetica, che al solito ci prendiamo nelle traduzioni italiane, di Pronti a morire. Dell'opera non so spiegarmi l'insuccesso clamoroso che ebbe a suo tempo al botteghino. Certo, la trama non sa essere particolarmente originale, ridotta all'osso com'è, ma ha un gusto ironico irresistibile. Sì, perché l'intento è innegabile e sfiora sovente la parodia di svariati cliché (nelle inquadrature, nelle circostanze, nei luoghi e negli abitanti), strappando sovente una sincera risata, in quei momenti davvero più esilaranti.
Non dovrà spiacere il realizzare come la maggior parte dei personaggi siano ridotti a mere macchiette. Il tutto è voluto e funzionale. E non si abbia timore: quelli importanti avranno il giusto peso. Inutile sottolineare che il navigato Gene Hackman (John Herod) domina la scena, ma occorre notare il fatto che abbia trovato un degno contraltare in una magnifica figura, quella di Sharon Stone (Ellen "Lady"). Nel contempo, Russell Crowe (Cort) inizia a costruire le fondamenta del suo futuro successo, bucando lo schermo con la sua presenza.
In definitiva, secondo il mio modesto parere, questo film, insolito per Sam Raimi, è meritevole di essere visto. Intrattiene, non annoia, è vivace, leggero e si traduce in un'appagante rivisitazione per gli appassionati. Non vi è niente, in sostanza, di profondamente sbagliato in esso, offrendo quanto si era proposto, né più né meno, conseguendolo con uno stile per nulla disprezzabile.
Ellen, una pistolera solitaria, giunge nella cittadina di Redemption, dominata dal perfido Herod. Costui organizza ogni anno un torneo tra pistoleri, al vincitore del quale andrà una cospicua quantità di dollari. Ellen s'iscrive dopo aver salvato la vita a Cort. Tra i concorrenti spiccano Kid, figlio di Herod, col quale Ellen si concede una notte brava; Ace Hanlom, abile anche con le carte; Scars, uno strano individuo uscito di galera; il nero Cantrell, segretamente pagato dagli abitanti di Redemption per liberarli dal tiranno; il pellerossa Cavallo Pezzato. Ogni ora, quando l'orologio batte il primo colpo, i pistoleri si affrontano. Dopo le eliminatorie, gli scontri divengono all'ultimo sangue.
L'encomiabile Alan Silvestri recupera le atmosfere tipiche del western e compone delle gradevoli melodie, ben orchestrate, nello stile di un vero classico. Ergo è una buona variante sul tema, senza dubbio.
Non ho la presunzione di credere di riuscire a migliorarlo, anche perché non ne riscontro la necessità.
Questa è la prova del suo saper dominare pure questo genere. Un bel e riuscito omaggio, che non sfigura affatto.
Ottima. Signora incontrastata, a suo perfetto agio nelle vesti di Ellen "Lady".
In John Herod unisce la sua aria sorniona a un cuore di pietra. Un mix esplosivo.
Già allora dimostrava, nel ruolo del prete Cort, tutto il suo carisma in nuce.
Adatto, per volto e carattere, all'altezzoso Fee "Kid" Herod.
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