Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Ritmo concitato, zommate oblique, mani ferite, esplosioni che frammentano la realtà ed il solito cameo di Bruce Campbell: ci sono tutte le componenti del Raimi-style (ultimamente sacrificato in nome di un certo cinema di quantità) ed, anche stavolta, un soggetto colmo di efferatezze si trasforma in un iperbolico cartoon. Carine le citazioni al cinema di Sergio Leone. Su tutti trionfa un Gene Hackman fresco reduce dalla fortunata interpretazione ne GLI SPIETATI, della quale offre una divertente parodia. Russell Crowe e Di Caprio, non ancora ultramiliardari e (pre)potenti, sperimentano dei panni che in futuro indosseranno con maggiore incisività: volendo anche loro danno vita ad una autoparodia ante-litteram e ciò, col senno di poi, ha accresciuto gli intenti goliardici del regista. La Stone è funzionale ma non se la cava male. Il punto debole del film? L'ovvietà degli epiloghi della vicenda: stavolta lo zio Sam è si è mantenuto più originale nella confezione che nella sostanza, forse nel tentativo di non deludere (più di tanto) i puristi del western.
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