Regia di Robert Altman vedi scheda film
E' un film fatto bene e recitato bene, ma, per quanto mi riguarda, direi fastidioso. Credo sia uno dei film più cinici della storia del cinema. Non nel senso che sia pessimista, o di un cinismo sofferente, ma di un cinismo divertito e compiaciuto, che me lo rende insopportabile. In nessun personaggio c'è alcunché di buono: tutti sono ipocriti, falsi, malintenzionati, interessati, scemi, ridicoli. Il regista sembra provare uno sprezzante piacere nel dirci che tutto e tutti fanno schifo. Non trovo che ciò sia critica costruttiva o un mettere alla berlina i mali di certa società, ma solo un demolire tutto ridendoci sopra.
Per quello che mi sembra, Altman ha contenuto il suo cinismo nell'ambito del solo pessimismo solo nel "Lungo Addio", che infatti è un gran film.
Alcuni dicono che i film di Billy Wilder siano cinici. Non sono d'accordo. C'è quasi sempre un personaggio che, circondato da un mondo malvagio e inizialmente prendendoci parte, poi si pente e cerca di rimediare. Sono pessimisti, ma non cinici, e in fondo hanno un messaggio positivo. Cosa ci rimane dentro, invece, dopo aver guardato "Un matrimonio"? Solo tanto disgusto, tanto nichilismo, e tanto amaro in bocca. Se li tenga pure Altman.
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