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Giovani, carini e disoccupati

Regia di Ben Stiller vedi scheda film

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La recensione su Giovani, carini e disoccupati

di FilmTv Rivista
6 stelle

Quattro giovani appena laureati a Houston, Texas. Siamo negli anni Novanta e i protagonisti sono "giovani, carini e disoccupati" (come spiega il titolo italiano) e devono difendersi dai "morsi della realtà" (Reality Bites, è il bel titolo originale). Lelaina (Winona Ryder), Troy (Ethan Hawke), Vickie (Janeane Garofalo), Sammy (Steve Zahn) sono figli di genitori divorziati o malati di cancro o hippies del '68 («Niente baci, niente passione, solo la porta del gabinetto sempre senza chiave»). Cuginetti post-moderni di Benjamin-Dustin Hoffman (Il laureato). Sono sensibili, inquieti, scanzonati, romantici. Instabili affettivamente, precari nel lavoro, disinvolti o inibiti sessualmente, svelti con le parole: «Vorrei fare carriera, ma non so quale»; «Non ho un avvocato e non ho un dentista»; «Sono una vergine non praticante»; «Fate come Clinton: non aspirate (la marjuana)»; «I miei genitori mi hanno concepito facendosi un acido»; «Vinco la nomination come migliore fidanzata non protagonista». Licenziamenti, inquietudini, amori in corso, Lelaina è nello staff di un idiota talk show, perde il posto, si inebetisce distesa su un divano, fumando sigarette, guardando la tv e conversando al telefono con un consulente paranormale, continua a girare un documentario sui suoi amici, incontra uno yuppie (interpretato dal regista, l'esordiente Ben Stiller), che dirige una sorta di MTV più colta e impegnata ed è molto interessato a Lelaina e al suo documentario. Vickie fa carriera nella catena dei negozi Gap. Troy è un rockettaro filosofo e rabbioso, innamorato di Lelaina («Io, te e cinque dollari»), conosce la definizione della parola ironia, è stato licenziato da dodici uffici e negozi diversi. Sammy, infine, è gay e vuole rivelarlo alla sua famiglia. Agile, intelligente e divertente, il film fotografa una generazione in lista d'attesa tra il "bicchierone" per bevande e pop corn, la diet coke, l'acqua minerale, il decaffeinato, il test per l'AIDS, le chat-lines, la carta di credito per il carburante, i video musicali i "Robinson".

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 27 del 1994

Autore: Enrico Magrelli

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