Regia di Ben Stiller vedi scheda film
https://www.youtube.com/watch?v=h3ADektyDhM
Giovani, carini e disoccupati è stato, fino a ieri, un film cult, perché ha gettato lo sguardo (al ritmo, non a caso, del rock’n’roll: a partire da My Sharona), su una generazione di ragazzi allo sbando che - smaltita la sbornia dei fasti adolescenziali - è stata costretta a fare i conti, seppur impreparata (a causa di un establishment scolastico troppo preso ad inculcare vacui ideali e aspirazioni) con le innumerevoli, drammatiche e, fino ad allora, inesplorate sfide della quotidianità (disoccupazione, AIDS, omosessualità…).
Oggi forse non lo è più (seppur la piaga della disoccupazione giovanile dilaghi più che mai), ma, nel suo rappresentare pur sempre una tiepida invettiva contro le ipocrisie della nostra moderna e progredita società, suscita ancora una certa curiosità ed interesse (nonostante la malaugurata scelta di Ben Stiller, alla sua 1° regia, di affogare lentamente la 2° parte della storia in un brodo di convenzionale sentimentalismo spiccio).
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