Regia di Lawrence L. Simeone vedi scheda film
La specialità americana è confezionare film per guardoni nei quali però si vede poco e niente. Sesso bendato appartiene alla categoria fin dal titolo. Oltre a questo raggiro, trama, interpreti e regia sono banali e dilettantesche. Il passaggio dal piccolo al grande schermo non giova all'eroina di Beverly Hills, armata solo di un bel seno che lo spettatore appena intravvede e raramente insieme alla faccia, secondo l'uso profilattico ormai corrente che le attrici non si prestano agli aplessi: nei momenti caldi ricorrono alle controfigure. Il pretesto per annodare fra loro improbabili amplessi è l'insoddisfazione di una giovane signora (la Doherty), delusa dallo scarso entusiasmo del marito (Michael Woods). Eppure, dal suo vigore mentre la prende su un tavolino, si direbbe il contrario. Lui - che si chiama Robert Aldrich, omaggio/oltraggio a un regista più bravo di Simeone - non è un mandrillo, ma un maniaco assassino... Il buono è lo psicanalista (Judd Nelson).
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