Regia di Renato Polselli vedi scheda film
Solitudine è una delle prime opere girate da Renato Polselli, un modestissimo dramma in odore di melodramma, cioè fra sentimenti forti ed esasperati, situazioni oltremodo drastiche, personaggi stereotipati, sottilissimi sul piano psicologico e con un'ambientazione partenopea che conforta tale somiglianza. Manca la parte musicale, questo è vero, ma la sceneggiatura firmata dal regista insieme a un altro giovane cineasta dall'ottimo futuro (Antonio Margheriti) e all'esperto di sceneggiate napoletane Renato Parravicini non tenta mai di discostarsi dal genere particolarmente in voga nel decennio precedente. Opera contenutisticamente fuori tempo massimo, girata in un ormai vetusto bianco e nero con mezzi sostanzialmente di fortuna, Solitudine rappresenta un deciso passo indietro per il regista che aveva realizzato un convincente horror gotico l'anno precedente, L'amante del vampiro; in futuro comunque Polselli non farà granchè per risalire la china, sfornando titoli via via sempre più improbabili e miserrimi fino a sconfinare nel soft porno. Fra gli attori qui a disposizione non c'è alcun nome degno di nota al di fuori di quello di Antonio De Teffè, 'divo' della serie Z meglio noto con lo pseudonimo di Anthony Steffen: Rosario Borelli, Ubaldo Granata, Franca Dominici e Tecla Scarano. Nella colonna sonora compare anche un brano di Nico Fidenco. 2,5/10.
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