Regia di Matt Winn vedi scheda film
Thriller da clausura, girato in un sotterraneo di pochi metri quadri, alla fine solo grazie al montaggio e alla regia sembra qualcosa di pù, un ascensore rotto che continua a salire e scendere qualdo vuole, un uomo nudo (prigioniero?) che non si ribella al carceriere, ma uccide i malcapitati utenti del deposito a pagamento. Di greve violenza nel
Thriller da clausura, girato in un sotterraneo di pochi metri quadri, alla fine solo grazie al montaggio e alla regia sembra qualcosa di più, un ascensore rotto che continua a salire e scendere quando vuole, un uomo nudo (prigioniero?) che non si ribella al carceriere, ma uccide i malcapitati utenti del deposito a pagamento, una donna che sembra trovare la ragione della sua vita in un paio di scarpe rosse, immancabile la svampita di turno, tossicodipendente e sfortunata. Di greve violenza nel pensiero autoriale, è molto scadente e pretestuoso, un poliziotto prima generoso e altruista poi avido e disonesto, un senza tetto, delle pazze che continuano a girare al buio in un luogo dove sono già accaduti molti omicidi. Tutto per torvare un'agenda che alla fin fine non dice nulla. Il finale non quello vissuto dalla protagonista, ma quello recitato prima dei titoli dal suo fidanzato non ha senso alcuno. Comunque girato molto bene, per pessimo che sia, è stato fatto un buon lavoro tecnico.
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