La recensione su The Hoarder

Senza troppe aspettative, ho deciso di guardare questo film, dalla locandina che è già tutto un programma. In realtà, la locandina del film fa sembrare terrificante una pellicola che, invece, in fin dei conti non è così spaventosa o sanguinolenta. Anzi. Io credevo di essere di fronte ad un film come “Hostel” o “Non aprite quella porta”, invece (fortunatamente) mi sbagliavo. Tolte solo un paio di scene, per il resto, “The Hoarder” può essere classificato come un thriller/horror che tende a spaventare gli spettatori puntando più sui colpi di scena e sui cambi di ritmo.

Innanzitutto, ecco la locandina del film sopracitata.

The Hoarder (2015): locandina

Ho deciso di vedere questo film senza sapere nulla in proposito: ho provato, per curiosità, a guardare se aveva qualche recensione qui su film.tv ma niente. Neppure un voto dato alla pellicola. Mi sono accontentato della trama che, devo ammettere, è parecchio intrigante per chi ama il genere.

Così ho iniziato a guardare questo horror "semi (se non del tutto) sconosciuto".

The Hoarder (2015): Emily Atack

Ora, parliamo della pellicola. Sicuramente, ha tre grandi difetti che non le permettono di arrivare, a mio avviso, ad una valutazione sufficiente. Però, a differenza di altre pellicole simili (e mi riferisco, per esempio, a “SX Tape”, “The Mooring”), è di un livello superiore.

Comunque, iniziamo con i difetti.

Recitazioni scarse dei protagonisti, trama con zero originalità già vista e rivista e dialoghi pressoché inesistenti... queste le tre grosse carenze che fanno sì che la pellicola abbia già perso in partenza.

The Hoarder (2015): Robert Knepper

Però, due sono le cose che mi hanno permesso di dare un giudizio non completamente negativo e che fanno intravedere una fioca luce in fondo al tunnel e possono fare sì che un appassionato del genere (e ribadisco “un appassionato del genere horror”) possa cimentarsi nella visione di questo film. Infatti, “The Hoarder” presenta una colonna sonora davvero azzeccata per accompagnare le scene in cui la tensione sale, in cui lo spettatore fissa lo schermo in attesa di un qualcosa di imminente... inoltre, e questa cosa che sto per dire per un horror vale davvero molto, è che il film presenta un finale originale, che non compiace il pubblico ma che, al contrario, risulta essere molto forte e che lascia un sorriso di sarcasmo allo spettatore.

Infatti, fino alle scene conclusive non si sa chi sia l'assassino... e poi, il finale sorprende. In questo senso mi ha ricordato il finale di “Home sweet home”.

Soprattutto per quest'ultimo aspetto, credo che una visione se la meriti (però avvertenza!: nessuna pretesa e senza troppe aspettative!). Almeno, c'è stata nel regista e nei produttori la volontà di pensare ad un finale alternativo e originale che, di questi tempi in questi film, non è cosa da poco.

The Hoarder (2015): Mischa Barton

Perciò che dire?... beh, film mediocre ma in parte (solo in parte) approvato. Consigliato per chi vuole vedere un film horror spassoso assolutamente non impegnativo.

A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!