Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Michele, un supereroe adolescente, riceve la visita di Natasha, una ragazzina che si rivela sua sorella; ai due si unisce la madre Yelena, anch'essa dotata di superpoteri, per combattere il cattivone che tiene in ostaggio Andreij, il capofamiglia.
Sia chiaro subito che di un sequel de Il ragazzo invisibile (2014) non ce n'era affatto bisogno; ma ciò significa semplicemente una cosa: che Gabriele Salvatores si è preso talmente a cuore il suo precedente lavoro da volerlo continuare, da volerne girare una sorta di appendice, giustamente ambientata qualche tempo dopo la fine della storia narrata nel primo capitolo. Riprendendo perciò gli stessi personaggi e interpreti, nonchè lo stesso team di scrittura composto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, il regista mette in scena con la cura che gli è nota il prosieguo e l'evoluzione delle disavventure di Michele, ragazzino supereroe; la formula del primo film viene così elevata a potenza e incontriamo il resto della superfamiglia di Michele, con quanto naturalmente ne consegue. Gli effetti speciali e la superficialità logica della trama sono ampiamente giustificabili dato il tono fumettistico del lavoro; il ritmo è apprezzabile e la tenuta narrativa più compatta rispetto al primo episodio; di buono c'è inoltre un discreto miglioramento come attore da parte del protagonista, Ludovico Girardello. Accanto a lui qualche volto noto (Dario Cantarelli, Kseniya Rappoport, Ivan Franek) e qualche altro meno (la giovane Galatea Bellugi oppure Kristof Konrad, polacco-americano dalla carriera prevalentemente televisiva). Tutto sommato, quindi, come sequel Il ragazzo invisibile - Seconda generazione non sfigura. 3,5/10.
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