Regia di Hal Hartley vedi scheda film
Un giovane che soffre di amnesia dopo essere stato spinto dalla finestra di una mansarda dalla moglie (che lo crede morto); una dark lady (la moglie) che ha un caschetto di capelli neri alla Louise Brooks e una piccola borsetta rossa; due killer che disquisiscono sulle qualità dei loro telefonini cellulari; una ex suora anoressica, convinta da una visione della Madonna a trasferirsi dall'Europa a New York, dove vive scrivendo romanzetti porno. Sono gli eroi, un po' surreali, molto eccentrici e molto ironici, dell'ultimo film di Hal Hartley, indipendente americano che in meno di 10 anni, con una manciata di cortometraggi e tre film (The Unbelievable Truth, Trust e Uomini semplici), è diventato un vero e proprio cult director. Il cinema di Hartley è a basso costo (Amateur è appena più costoso degli altri), sornione, secco, stravagante. Con un cast di attori fissi, gioca con eleganza con i generi, li scompone e finisce sempre in un mondo dove il reale si mescola con il surreale, il probabile con l'impossibile. Anche la presenza di Isabelle Huppert (l'ex suora) in questo noir sottile poteva sembrare impossibile. Invece, la diva francese è perfetta, ironica, esplosiva.
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