Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
“La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. Una delle battute più conosciute dai cinefili di tutto il mondo e senz’altro una di quelle facilmente ricollegabili, non solo alla pellicola ma all’attore, al personaggio, che l’ha pronunciata, soprattutto quando Forrest Gump ha il nome e le sembianze di Tom Hanks. La storia è senza dubbio originale: Forrest, seduto su una panchina, comincia a raccontare la sua tormentata infanzia, costellata da problemi fisici e mentali, spaziando in circa trent’anni di storia americana passando attraverso i personaggi più significativi del ventesimo secolo, incidendo su eventi cari al popolo statunitense: rapporti con la Cina, football americano, gli hippy, la guerra del Vietnam, con la naturalezza e l’indifferenza che solo un ritardato mentale può avere e da cui tutti dovremo attingere. Tom Hanks è eccezionale (seconda statuetta consecutiva come miglior attore), rende vivo un personaggio subito amato da pubblico e critica che l’hanno accolto in maniera estremamente positiva. Quattordici nomine agli Oscar e ben sei premi assegnati tra cui quella per miglior regia a Robert Zemeckis che se già prima si dilettava in pellicole degne di nota (vedi Ritorno al futuro) dopo ci regala almeno altre quattro pellicole che rientrano nelle memorie della settima arte, certo non quanto questa che si colloca al 13mo posto della classifica dei 250 migliori film di sempre. La classica pellicola che non ti stanchi mai di vedere.
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