Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Pessimo film orribilmente reazionario.
Solitamente non scrivo opinioni di film già recensiti da centinaia di utenti, né prediligo elaborare disamine eccessivamente prolisse, ma in questo caso - data la mia avversione nei confronti di questa pellicola e, soprattuto, visto che l'avevo già bell'e pronta in quanto facente parte di una mia vecchia play - farò un'eccezione.
Forrest Gump, tra gli innumerevoli difetti, contiene, a mio avviso, pericolosi elementi di propaganda che cercherò di dimostrare con alcuni esempi.
Esempio #1 -
Forrest è descritto come gli USA vorrebbero che il mondo idealizzasse l'americano tipico: forse poco intelligente ma onesto e ben intenzionato, candido sino all'ingenuità; uno che se fa il male lo fa per stupidità o per eccesso di zelo. E' propaganda culturale, perché l'americano tipico è l'opposto; è astuto, cinico e mal intenzionato, e quando fa il male - pur sorridendo, come in genere avviene - sa di farlo. Non dico che non esistano americani come il Forrest del film, esistono in verità e si possono anche prendere a modello per un film. Frank Capra lo ha fatto molte volte, ma averne inserito uno come protagonista di un film come questo non può che essere una scelta precisa e maliziosa.
Esempio #2 -
Durante una manifestazione di hippie e di neri, a Washington, un uomo un po' anziano, in divisa, stacca goffamente la spina del megafono dell'oratore di turno. E' una inserzione di propaganda subliminale: suggerisce che eventuali boicottaggi alle manifestazioni progressiste degli anni Sessanta - dei pacifisti, dei figli dei fiori, dei neri - furono dovute a iniziative estemporanee e personali di singoli benpensanti, sia pure appartenenti a qualche corpo statale o federale.
Noi abbiamo invece avuto modo di vedere, a proposito del movimento per i diritti civili dei neri, che si trattò di ben altro; infatti si trattò di una repressione ufficiale e violentissima, benché surrettizia, ordinata dal Congresso.
Nel film i movimenti degli hippie pacifisti e dei neri per i diritti civili sono potentemente diffamati. I loro happening sono disordine, schiamazzi, ubriachezza, droga e intemperanze sessuali. Non è certo la parte "buona" dell'America. La parte buona è evidenziata da Forrest che, casualmente, capita in una di queste manifestazioni vestito in alta uniforme (è in licenza dal Vietnam, dove faceva il suo dovere; mantiene la divisa perché - ci suggerisce la regia - ne è orgoglioso).
Esempio #3 -
E' proposto un party delle Pantere Nere, cui partecipa Jenny, l'amata di Forrest: alcool, droga e tutto il resto.
Un giovane presentato come comunista, segretario della tal cellula, picchia senza apparente motivo Jenny: si sa come sono i comunisti. La salva Forrest, nella sua immacolata divisa.
Potrei continuare per parecchio ma, come scritto in precedenza, non amo tediare l'eventuale lettore e non intendo neppure convincerlo.
Voglio, però, terminare con una citazione di Woody Allen: "Forrest Gump è un film pericolosissimo, uno di quelli che fanno passare (tra le altre) l'idea che qualsiasi deficiente possa diventare presidente degli Stati Uniti".
Col senno di poi, non vi pare sia stata davvero una strana coincidenza l'avvento di George W. Bush?
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