Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Ovvero le stragicomiche cronache di un tordo tardo tonto, ma non tanto.
Benvenuti ad Art Attack.
- Prendete un'idea geniale, tipo Marty McFly che, in "Ritorno al Futuro" nella strepitosa scena in cui suona "Johnny B.Goode", "ispira" il nuovo sound a Chuck Berry, e riciclatela, sviluppandola e reiterandola senza limiti: e così il protagonista "suggerisce" i movimenti pelvici a Elvis, diventa un eroe in Vietnam, poi un campione di ping pong i cui incontri quietano i rapporti tesi con i cinesi, fa scoprire inavvertitamente (maddai!) lo scandalo Watergate, successivamente investe nella Apple (che ringrazia) diventando milionario; asciugandosi la faccia infangata dopo una corsa lunga tre anni (!?) inventa il simbolo della faccia che ride (smile, che ringrazia), e via così ... FATTO? FATTO.
- Bene, ora dato che non è un film su supereroi, ingegnatevi su qualcosa che trascini il film sul binario del pietismo e del facile buonismo per cuori semplici e menti assenti e lo renda ricattatorio ... ah, ecco: il protagonista è tordo, cioè è tardo, anche un pò tonto, insomma un tordo tardo tonto, non tanto, però pure divertente nella sua conscia istupidità, buono buono e dall'animo gentile e generoso e gonfio di nobili sentimenti che in confronto Madre Teresa di Calcutta pare Crudelia De Mon. FATTO? FATTO.
- Investite un sacco di soldi, FATTO? FATTO. Vi serviranno, nell'ordine, per:
1) usare effetti speciali all'avanguardia (della Industrial Light & Magic, mica di Giggi er Puparo), che potrete utilizzare per far "rivivere" personaggi storici defunti, quali John Lennon, JFK e Richard Nixon e farli interagire col protagonista, magari anche con scene comiche (tipo mostrare le chiappe a Nixon, guarda caso) 'che dev'essere un film capace di "far ridere e piangere" (mai sentito, eh?);
2) comprare i diritti d'autore per una colonna sonora da urlo fatta di canzoni anni 60 e 70 ('che ci vuole un genio a scegliere Doors, Simon & Garfunkel, Lynyrd Skynyrd, Hendrix, Mamas & Papas ecc.), però, mi raccomando, che le canzoni si interrompano dopo dieci secondi o meno, se no si perde la concentrazione emotiva e gli spettatori s'annoiano.
- Riempite il film di frasi fatte e ripetetele, in mode tale che sembrino aforismi di Wilde o Seneca, ad esempio:
"La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita!"
(e che dovrebbe capitare, una pralina alla nitroglicerina? così fosse, bye bye Forrest)
"stupido è chi lo stupido fa"
(trallallerotrallalla paraponziponzipa).
FATTO? FATTO.
- Shakerate (ma non mescolate) il tutto con una spruzzata di bionda mozzafiato che è l'amore della vita di Forrest (e che essendo trasgressiva finirà male, è questa la morale) e con un'aggiunta di madre spaccamarroni che però gli insegna i valori giusti.
FATTO? FATTO.
Non vi rimane che occupare il maggior numero di sale possibili, avviare un imponente battage promozionale, ed infine raccogliere quanto seminato, e quindi silos di soldi. Ah, dimenticavo: scippare di Oscar "Pulp Fiction".
FATTO?
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