Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Forrest Gump è da alcuni considerato un film "furbo" e lecchino; credo dipenda tutto dalla chiave di lettura. E' un film conosciutissimo e sicuramente originale: Zemeckis ci racconta con leggerezza 30-40 anni di storia degli Stati Uniti vista dagli occhi del ritardato Forrest (un grande Tom Hanks), uomo buono come un pezzo di pane ma dal Q.I. un poco sotto la media. Dico "con leggerezza": Zemeckis ci fa ripercorrere avvenimenti e movimenti storici senza prendere una posizione. Ce li mostra e basta, infilandoci quel Forrest che, bene o male, sembra essere dappertutto si sia fatta la storia del Paese.
Davvero tanti gli aneddoti presenti: lo schiavismo in Alabama, Elvis Presley, Kennedy, Nixon, il Vietnam, la Guerra Fredda, gli hippies. Forrest vive tutto questo senza rendersi conto appieno dell'importanza di ciò di cui è stato protagonista, osservandosi intorno come un bambino spaurito, sempre convinto di avere intorno persone buone come fossero bambini anche loro; guarda sempre la "sua" Jenny, precipitata nella droga, con lo sguardo con cui, da piccoli, si guardavano arrampicati sull'albero vicino casa. I suoi sentimenti sono sempre buoni e questo potrebbe far apparire il tutto troppo buonista, ma io credo che il personaggio sia stato delineato proprio con quel candore e quella gentilezza d'animo che lo spingono a dare tutto se stesso per Jenny, per Bubba e il tenente Dan, per sua madre.
Qualche elemento è stato sicuramente inserito per un minimo di patetismo, ma credo che Forrest Gump non vada oltre lo stucchevole. Secondo me, c'è anche dell'ironia verso il sogno americano, un'utopia realizzata solo da un uomo poco intelligente e senza vivere secondo la scintillante "American way of life". Questo elemento, a mio giudizio tutt'altro che buonista, un'ottima sceneggiatura e una serie di attori azzeccatissimi, sono sufficienti a fare di Forrest Gump un film da vedere e conservare, leggero come quella piuma che raccorda inizio e fine del film.
Basterebbe la magnifica Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd...
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