Regia di Jack Hill vedi scheda film
Film davvero godibile, sebbene non abbia trovato tracce della "comicità demenziale" di cui parlava la trama di film.tv se non nel finale in cui la cugina invoca in maniera malata il nome del nipote ritardato Ralph.
La regia è decisamente buona, sicura e precisa; gli attori perfetti ognuno nei suoi ruoli e la trama sicuramente interessante. E' un horror confezionato in maniera impeccabile, con un incipit che cerca di dare veridicità ai fatti narrati attraverso un tomo di psicologia che descrive l'inesistente sindrome dei Merryes, nata e morta con la famiglia suddetta. Una versione più interessante e meno noiosa della malattia di Benjamin Button, dove non c'è nessuna degenerazione fisica ma solo una mentale, potente al punto da far regredire la persona fino allo stato primordiale, portandola ad atti di cannibalismo. Le due giovani protagoniste sono eteree come silfidi ma fatali nella loro innocenza, perfette nelle loro movenze armoniche che ricordano davvero le danze del ragno intorno alla preda. La tensione è costruita bene attraverso buone tempistiche ed un gioco di suspance innescato da movimenti nel buio e che sfrutta l'istintiva aracnofobia dello spettatore medio, il finale interessante e non prevedibile e c'è un filo sottile di sensualità che pervade positivamente tutta la visione; un film altamente consigliato agli amanti del genere e che gode di enorme freschezza ed attualità nonostante il quasi mezzo secolo di vita. Voto: 7,5.
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