Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
L’orfana Lucia cresce in casa di Carla, diventando la governante e, una volta maggiorenne, la promessa sposa del fratello della padrona di casa. Nonostante la differenza d’età, il matrimonio pare funzionare, almeno finchè Lucia, disperata, scappa con un altro e decide di fare ciò che avrebbe sempre voluto: la cantante.
All’apice della popolarità, all’inizio degli anni Cinquanta, Nilla Pizzi visse la naturale evoluzione cinematografica di tutte le star della canzone; recitò pertanto in una manciata di pellicole, senza lasciare però il segno. Fra queste c’è Canzone appassionata, un melodramma vecchio stile nel quale la componente canora passa perfino in secondo piano – nonostante la presenza della protagonista, vincitrice dei due primi festival di Sanremo – per lasciare spazio all’intreccio cupo, sull’orlo della tragedia. Accanto alla Pizzi troviamo interpreti come Gerard Landry, Elisa Cegani, Vira Silenti, Cesare Fantoni, Luisa Rivelli, Carlo Tusco e Umberto Spadaro; il buon mestiere dell’ormai veterano Giorgio Simonelli (classe 1901) dietro la macchina da presa è sufficiente per confezionare un prodottino di facile consumo e ordinato quanto basta sulla scena. In sceneggiatura si affiancano i i nomi di Manolo Bolognini, Jacques Remy, Alberto Vecchietti e Gino De Santis: nonostante i numerosi contributi, quello di Canzone appassionata non è certo un copione particolarmente originale o articolato. Nilla Pizzi proseguirà a recitare fino alla fine del decennio, quando sarà soppiantata sullo schermo, così come alla radio, dai giovani urlatori e dal conseguente arrivo del musicarello. 3/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta