Mario incontra Natalia che, come tutte le sere, sta aspettando di incontrare un uomo di cui è perdutamente innamorata. Sembra che un sentimento debba nascere tra i due, quando lo sconosciuto compare davvero.
Note
Dal romanzo breve di Dostojevskij. Straordinaria la ricostruzione scenografica a Cinecittà della città di Livorno (ad opera degli scenografi Chiari e Garbuglia), nella quale Visconti riesce a creare un'atmosfera enigmatica e di torbida tenerezza. Il film rimane però esangue e monotono.
Tradurre Dostojevskji in linguaggio cinematografico è sempre arduo. Si rischia di soffermarsi sulla verbosità e di limitarsi a disegnare con le immagini solamente lo scenario della vicenda. Invece, pur con tutti i limiti, Visconti si supera e ne trae, anche grazie agli attori, forse il miglior film della sua carriera. 8
Cento anni fa nasceva Marcello Mastroianni. La Rai opportunamente ci ripropone i suoi film.
Fra tanti, questo – introvabile se non in streaming – mi commuove e mi stupisce ancora, forse per la straordinaria regia di Visconti, forse per la bellissima musica di Nino Rota…
Visconti va incontro a Dostoievski tra pagine sue oniriche e più memorabili. Fabula straniante e sottilmente misteriosa: cosmos nittalope non più pietroburghese ma della "vecchia venezia" livornese -rielaborata in teatro di posa- scenario di eventi in bilico tra egotismo e levità elementare.
Visconti riesce a trasportare l'intensità e l'atmosfera onirica del romanzo. La scenografia è bellissima e struggente. I protagonisti bravissimi, soprattutto Mastroianni.
un Visconti minore, che riflette, in un contesto onirico e suggestivo, sulla precarieta' di un amore forzato, dettato cioe' dalle contingenze. Grande Mastroianni
In una serata fredda e brumosa, nei vicoli di Livorno, Mario (Marcello Mastroianni) allontana due ragazzi che stanno importunando la sola e impaurita Natalie (Maria Shell). Questa circostanza li fa conoscere. Poi per tre sere consecutive si incontrano per condividere le rispettive solitudini. Tra i due sta per nascere l’amore ma Natalie è in perenne attesa dell’uomo… leggi tutto
Due solitudini che fondamentalmente non si incontrano mai, in uno scenario desolato e sterile, cupo di luci basse esasperate dal bianco e nero. Dramma con finale prevedibile, ma non per questo meno angosciante. Buona la prova di Mastroianni. leggi tutto
Mario passeggia per Livorno. Incontra Natalia che, affacciata ad un ponte, come tutte le sere, piange aspettando di incontrare un uomo di cui è perdutamente innamorata. Quando l’amato sconosciuto sembra sparito dalla sua vita, tra Mario e Natalia sembra affacciarsi un sentimento acerbo.
Partendo dal bellissimo romanzo di Dostoevskij, Luchino Visconti prova a dare voce e…
Pur mantenendone l’intreccio, Visconti ambientò il film a Livorno* – non a San Pietroburgo – e gli conferì un certo carattere teatrale, tenendosi lontano dalla rappresentazione “neorealistica”, dalla quale volle esplicitamente scostarsi, interessato maggiormente a scavare nel profondo dell’animo dei personaggi, nei loro silenzi,…
Una sera, Mario (Marcello Mastroianni), un timido impiegato che vive da solo in una squallida pensione, incontra una ragazza in lacrime affacciata alla ringhiera di un ponticello. Per Mario è amore a prima vista: tuttavia egli non ha il coraggio di rivelare i propri sentimenti, anche perché scopre che la ragazza ama e si strugge per un altro uomo (Jean Marais). Come andrà a…
Qualche giorno fa lessi la bella e accorata recensione di @Badu D Shinya Lynch su "Der Freie Wille": fui talmente colpito dall'intensità del suo coinvolgimento emotivo che procurai di vedere il film il giorno…
un film molto strano, ambientato in una città sempre buia e fredda ricostruita molto bene ma altrettanto volutamente finta in negli studios che crea un aurea di fiaba. La storia è quella di due emarginati, due persone sole entrambe in attesa o alla ricerca di qualcosa che cambi la loro vita. Lui vaga di notte alla ricerca di qualcosa di importante, lei in attesa del grande amore.…
“Un vecchio sogno è morto”, ed è passata tutta la vita davanti. Arriva il momento di seguire la forza del proprio istinto e accettarne le conseguenze, comprendere finalmente il silenzio, e…
Perché andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
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Commenti (8) vedi tutti
Tradurre Dostojevskji in linguaggio cinematografico è sempre arduo. Si rischia di soffermarsi sulla verbosità e di limitarsi a disegnare con le immagini solamente lo scenario della vicenda. Invece, pur con tutti i limiti, Visconti si supera e ne trae, anche grazie agli attori, forse il miglior film della sua carriera. 8
commento di fra_pagaCento anni fa nasceva Marcello Mastroianni. La Rai opportunamente ci ripropone i suoi film. Fra tanti, questo – introvabile se non in streaming – mi commuove e mi stupisce ancora, forse per la straordinaria regia di Visconti, forse per la bellissima musica di Nino Rota…
leggi la recensione completa di laulillaVisconti va incontro a Dostoievski tra pagine sue oniriche e più memorabili. Fabula straniante e sottilmente misteriosa: cosmos nittalope non più pietroburghese ma della "vecchia venezia" livornese -rielaborata in teatro di posa- scenario di eventi in bilico tra egotismo e levità elementare.
commento di feliniVisconti riesce a trasportare l'intensità e l'atmosfera onirica del romanzo. La scenografia è bellissima e struggente. I protagonisti bravissimi, soprattutto Mastroianni.
commento di Artemisia1593Che noia... Monoscenografico... ecchebbellafregatura. Voto 3.5
commento di BradyVoto 6. [09.10.2011]
commento di PPOTTIMO FILM DI VISCONTI.BRAVISSIMO MASTROIANNI
commento di antonio de curtisun Visconti minore, che riflette, in un contesto onirico e suggestivo, sulla precarieta' di un amore forzato, dettato cioe' dalle contingenze. Grande Mastroianni
commento di ed wood