Regia di Carl Reiner vedi scheda film
Parodia di Attrazione fatale e di Basic Instinct, Fatal Instinct di Carl Reiner ricalca il genere rudemente parodistico di Abrahams e degli Zucker. Del resto le citazioni di altri film non si fermano ai due successi con Michael Douglas: lo schiaffeggiamento finale inflitto ad Armand Assante e Sean Young viene da Chinatown... Assante è insieme poliziotto e avvocato. Arrestati i criminali, si fa pagare per difenderli, mentre la moglie (Kate Nelligan) lo tradisce sfrontatamente. Le distrazioni della consorte sono compensate dalle attenzioni della segretaria (Sherilyn Fenn, lanciata dal Twin Peaks televisivo di Lynch) e dalle tentazioni di una misteriosa cliente (Sean Young), che subito mette le gambe divaricate sulla scrivania di Assante, annunciando fiera lo stato libero delle sue cosce. La curiosità dello spettatore non viene però assecondata dalla cinepresa. Ci si deve accontentare della scena seguente: quando Assante estrae dal cassetto uno slip-Kleenex e la Young lo indossa e rivelando l'ombra del vello pubico... Fra trovate goliardiche come questa Fatal Instinct scorre verso il finale, prevedibile ma sopportabile. Gli occhi castani della Young - già esaminati attentamente da Harrison Ford in Blade Runner - stonano coi capelli ossigenati. Ma Assante comico è una rivelazione.
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