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Il giuramento dei forzati

Regia di Michael Curtiz vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il giuramento dei forzati

di Ethan01
8 stelle

Durante la Seconda Guerra Mondiale, cinque detenuti fuggiti dall'Isola del Diavolo (capeggiati da un giornalista dissidente interpretato da Humphrey Bogart) vengono raccolti da un mercantile francese diretto a Marsiglia. I cinque forzati, che hanno giurato di unirsi ai loro connazionali per combattere i nazisti, sventano un ammutinamento a bordo della nave e aiutano l'equipaggio a respingere un attacco aereo tedesco. Una volta giunti in salvo diventeranno piloti in una squadriglia aerea della Francia Libera.

Due anni dopo "Casablanca" Michael Curtiz torna a dirigere Humphrey Bogart in questo cupo e appassionante melodramma bellico, prodotto dalla Warner Bros e girato praticamente in un momento in cui gli esiti della Seconda Guerra Mondiale erano ancora incerti.

Aldilà del chiaro messaggio anti-nazista e anti-fascista di cui si fa portavoce, il film di Curtiz ancora oggi si fa apprezzare per la sua sapiente costruzione in flashback, per il realismo e la potenza di certe sequenze (ad esempio tutta la parte ambientata nella colonia penale della Guyana, che, curiosamente, sembra anticipare parecchie situazioni del film "Papillon" di Franklin J. Schaffner) e per la spettacolarità delle scene d'azione (come l'attacco aereo nazista alla nave francese nella parte finale). Per non parlare della coraggiosa scelta di far morire il protagonista alla fine del film, cosa piuttosto rara a Hollywood, almeno in quel periodo.

Oltre "Bogey", che domina la scena come sempre, tornano anche altri tre membri del cast di "Casablanca", cioè Claude Rains, Peter Lorre (impagabili) e Sidney Greenstreet, che tratteggia un antagonista memorabile nel ruolo del viscido Duval.

Colonna sonora di Max Steiner, in cui ricorre spesso la "Marsigliese", fotografia di James Wong Howe.

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