Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film
Se non fosse per quella bella faccia d'angelo che si è ritrovato, Alain Delon non avrebbe mai potuto sfondare nel mondo del cinema. Ciò nonostante si è trovato a lavorare con registi del calibro di Antonioni, Deray, Leconte, Losey, Visconti e Zurlini. Potere del sex appeal. Che non manca neppure a Frank Costello, uscito indenne da un confronto all'americana dopo aver maldestramente eseguito la sua commissione di sicario in un night club. Una jazzista mulatta probabilmente doppiogiochista sembra infatuarsene e coprirlo; lui non mangia la foglia e si vede costretto a subire gli estenuanti pedinamenti della polizia.
Non granché questo polar anni '60 dalle ambientazioni notturne, giocato in parte sulla metafora del solitario ingabbiato come l'uccello che tiene chiuso nella sua topaia e che sta perdendo piume. Ma il regista Melville ha mestiere, sa come tenere alta la tensione diegetica e le ambientazioni parigine fanno la loro parte.
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