Regia di Stanley Donen, Gene Kelly vedi scheda film
Questo è il cinema che fa il verso a se stesso, realizzato per altro in un periodo (gli anni '50) in cui il genere di riferimento - il musical - sembrava essere entrato irreversibilmente in crisi.
Quasi in contraddizione con la tendenza (risultata poi tutt'altro che veritiera) Cantando sotto la pioggia è un musical (e che musical!) anche se non è ovviamente solo questo, perchè il suo obiettivo principale è di utilizzare il genere per parlare di una Hollywood che, non contenta della proprio leggenda,, contribuisce a rinnovarla e ad aumentarla, celebrandosi in una continua apoteosi: non è un caso che il film si concluda proprio con l'annuncio di un film. che si chiamerà proprio (ma guarda un pò!) Cantando sotto la pioggia, quasi come a dirci che ciò che è appena passato sullo schermo (e che abbiamo visto) non erano che i preliminari, la preparazione al film stesso e che quest'ultimo inizierà proprio laddove è finito questo, in un susseguirsi di incalzi in cui il cinema diventa riproduttore delle proprie illusioni, dei propri miti, della propria immaginazione, dei propri sogni.
Inutile aggiungere e sottolineare che i numeri musicali (e non solo quelli) sono straordinari e celeberrimi e che ci troviamo di fronte a un capolavoro assoluto e intramontabile..
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