Regia di Stanley Donen, Gene Kelly vedi scheda film
Titolo imprescindibile per chi ama il musical( e comunque questi sono film che fanno parte della storia del cinema, al di là dei generi), "Cantando sotto la pioggia" è un amoroso tributo all'avvento del sonoro, pur sottolineandone ironicamente le conseguenze che per alcuni divi furono scomode, allo stesso tempo rammentando l'arte dell'inganno che fa parte del gioco della magia dello schermo. Commedia dal ritmo accelerato, tende al romantico e poggia sulla bravura e sulla simpatia degli interpreti:Gene Kelly è una forza della natura, brillantissimo, geniale nel ballo, cui imprimeva una virilità originale e forse mai più resa così bene, Debbie Reynolds è qui piacevolissima e graziosa, Donald O'Connor un'ideale spalla comica, ma non va dimenticata la stella del cinema completamente cretina di Jean Hagen. Come per altri lavori diretti da Kelly, c'è ad un certo punto una fantasia coreografico-musicale che si sgancia quasi completamente dalla logica narrativa, come la conclusione di "Un americano a Parigi", ma questo non pesa sul racconto, che si mantiene brioso e spassoso. Un'opera d'arte, che è un vero inno al vivere,già dal titolo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta