Regia di Andrew V. McLaglen vedi scheda film
Questo film è tratto dall'omonimo libro, che lessi tanti fa. Racconta la storia di un folto gruppo di attempati mercenari ingaggiati per il salvataggio di una personalità di un paese africano tenuto prigioniero dal dittatorello di turno. A missione quasi conclusa, i mercenari sono traditi dal loro datore di lavoro, che li fa abbandonare in territorio ostile. Pertanto devono aprirsi con le armi e a prezzo di molte vite la strada verso la salvezza. Il ritmo è sostenuto ed il film è godibile, sia nella prima parte, dedicata al reclutamento dei quattro personaggi principali e del resto della truppa, nonchè all'addestramento, sia nella seconda, che raccoglie per lo più sequenze di azione e sparatorie, con qualche tempo morto ed alcuni lunghi dialoghi. Pur essendo l'azione l'elemento principale, non sfugge all'interesse del regista la definizione dei caratteri dei protagonisti, e lo spirito che accomuna i mercenari. Essi accettano con entusiasmo il rischio non solo per denaro, ma anche - e soprattutto - per sfuggire alla ripetitività di una vita senza pericoli e contemporaneamente senza emozioni. Contestualmente alcuni di loro prendono coscienza, grazie anche alle parole della personalità che hanno liberato, con i problemi del continente africano, che nell'epoca in cui è ambientato il film, metà anni '70, è sconvolto dalle instabilità politiche e militari successive alla recente decolonizzazione. La tensione non manca; gli ambienti sono variegati: si va da una Londra "bene" alle brulle savane africane. Colonna sonora in tema, ricca di motivetti militari.
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