Regia di Andrew V. McLaglen vedi scheda film
Andrew V.McLaglen,figlio di Victor,fu un giovane regista molto apprezzato da John Wayne, e per un pò realizzò titoli d'avventura di genere,con un discreto risultato commerciale:"I quattro dell'oca selvaggia" è forse il suo maggior successo.Preso dal romanzo "The wild geese",è un film d'azione ideologicamente di destra,nonostante certe aperture antirazziste,che molta critica stroncò per la rivalutazione dei mercenari che il soggetto implica.Costruito come film del filone alla "Sporca dozzina",il film ha nei quattro interpreti principali(più il banchiere Stewart Granger,che commissiona l'operazione e poi compie un voltafaccia dettato dall'avidità) un motivo d'attrazione:l'amaro Burton,il sornione Moore,il "sensibile" Harris e il razzista e durissimo Kruger,che si riconverte durante il racconto,forniscono a McLaglen un valido punto d'appoggio.E,anche se c'è una rappresentazione della violenza fin troppo insistita e un'eccessiva presenza di bocche sbavanti sangue,la sequenza in cui il leader Burton uccide dall'aereo l'amico Harris,che ,ferito,insegue il velivolo chiedendogli di sparargli per non cadere preda dei torturatori nemici,è un bel momento di cinema che rimane impresso.
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