Regia di Andrew V. McLaglen vedi scheda film
Mediocre film bellico
Quattro attempati mercenari (Burton, Harris, Moore e Krüger) vengono assoldati per liberare il presidente di uno stato africano che è stato fatto prigioniero dai golpisti.
Un polpettone bellico che nel corso degli anni si è guadagnato, in maniera non molto giustificata, la fama di cult.
Il regista è Andrew McLaglen, il quale non ha mai brillato per originalità, dal momento che si è sempre limitato a dirigere, senza sapergli dare alcuna impronta personale, una marea di film di genere insipidi e fuori tempo massimo.
In questo caso il regista prova a sfruttare (certo, un po' in ritardo) il grande successo che il filone bellico aveva ottenuto presso il pubblico nel corso degli anni sessanta. Nella prima parte di questo film, che contiene il reclutamento e l'addestramento del commando di mercenari, McLaglen tenta di recuperare lo spirito anarcoide e l'umorismo cinico che aveva caratterizzato un capolavoro del cinema bellico come "Quella sporca dozzina". Ma il risultato è a dir poco imbarazzante: d'altronde si sa, McLaglen non è Robert Aldrich.
Nella seconda parte del film si entra nel vivo dell'azione, e forse è questa la parte "migliore", o perlomeno quella meno maldestra, dal momento che la buona resa spettacolare delle scene d'azione e alcune sequenze abbastanza indovinate (come la morte di Richard Harris) ci fanno dimenticare, anche solo per un momento, tutti i luoghi comuni e gli stereotipi della sceneggiatura.
Il cast è particolarmente ricco: due grandi attori come Richard Burton e Richard Harris, peraltro visibilmente invecchiati (evidentemente si saranno prestati a prendere parte a un film simile per ragioni squisitamente alimentari), il compianto Roger Moore, reduce del successo di 007, l'attore tedesco Hardy Krüger e infine Stewart Granger, che però vede il suo ruolo ridotto a poche brevi comparsate.
Se lo si guarda senza troppe pretese "I 4 dell'Oca Selvaggia" potrebbe persino risultare godibile (anche considerando altri pessimi titoli della filmografia di McLaglen), ma rimane pur sempre un film assolutamente mediocre e ben poco memorabile.
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