Trama
Lorenza Mazzetti ha una vita incredibile: nata nel 1927, dopo esser rimasta orfana è adottata dalla famiglia di Robert Einstein, cugino di Albert, che sul finire della seconda guerra mondiale viene uccisa dalle SS dinanzi ai suoi occhi. Parte per Londra nei primi anni ’50 per sfuggire al ricordo di quell'orrore, si ritrova povera, e per entrare nella prestigiosa Slade School of Fine Art, non sapendo bene che dire, chiede di essere ammessa «Perché sono un genio!». Lì ruba delle cineprese, si inventa regista e gira, senza alcuna risorsa, un film sperimentale e poetico “K”, tratto da “Le Metamorfosi” di Kafka. Riconoscendone il valore, il British Film Institute decide di produrre il suo secondo film: “Together”, la storia di due operai sordomuti nella Londra bombardata. Fonda con alcuni dei più importanti cineasti inglesi di quel periodo, Lindsay Anderson, Tony Richardson e Karel Reisz, che Lorenza Mazzetti conobbe e incontrò presso il BFI, il movimento del Free Cinema: il primo fenomeno mondiale di “nuovo cinema”, che precedette, tra gli altri, la Novelle Vague, New American Cinema e la British New Wave. Nel 1956, “Together” viene scelto come uno dei due film inglesi presentati al Cannes Film Festival, dove è premiato come “Migliore Film di Ricerca”. Subito dopo torna in Italia e scrive “Il Cielo Cade”, il diario divertente e tragico di una bambina che racconta in modo spiazzante il fascismo, la guerra e quanto le era successo. Dopo essere rifiutato da tutti gli editori grazie a Cesare Zavattini viene pubblicato da Garzanti e vince il Premio Viareggio nel 1962. “Il Cielo Cade” è stato ristampato quindici volte ed è ancora letto in moltissime scuole. Da allora gira altri film, collaborando proprio con Zavattini, scrive altri romanzi, dipinge, mette su un teatro di burattini. A 87 anni con il suo ultimo romanzo, “Diario Londinese”, torna a parlare di Londra e del Free cinema, di “quel luogo e quei giorni in cui la mia vita è diventata una favola”.
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