Sgomento e disorientato,si avvia al funerale del suo "sconosciuto "amico,in una chiesa "imballata" incontra Don Giancarlo, un parroco decisamente alternativo, che gli chiede «Hai mai letto la Bibbia? Obiettivamente… ci sono delle parti che, quando ogni tanto le leggo, per usare un eufemismo non significano proprio un cazzo». Nel tentativo di comprendere il mondo intorno, il fischio all’orecchio si intensifica.Chiamato a celebrare il sermone all'illustre sconosciuto,il nostro esprime finalmente la sua ritrovata visione del mondo, al brusio incompreso, si può rispondere solo tramite l’accettazione, questa è la chiave di volta per capire la realtà,finalmente davanti ai suoi cari che lo applaudiranno festosi, contenti di averlo"recuperato". finale che di fatto completa il bizzarro cerchio tracciato nell'ora e mezza precedente,
Film ambizioso e singolare questo di Alessandro Aronadio ,che si avventura in un territorio minato,l'ironia e la satira sociale,sono materia delicata, che sfuggita di mano può sfiorare il ridicolo,tuttavia questo non accade,malgrado la goliardia di certe situazioni,l'impronta resta sostanzialmente seria,e riflette sulle assurdità del quotidiano.Il regista si avvale di un cast eterogeneo che mischia felicemente, attori emergenti e professionisti, tutto girato in un rigoroso bianco e nero, con un’inquadratura in quattro terzi, a voler sottolineare, lo scollamento da una realtà incomprensibile e soffocante.
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