Regia di Parviz Shahbazi vedi scheda film
VENEZIA 73 - ORIZZONTI
Malaria come "malessere", psicologico in questo particolare caso: è il sentimento che induce una bella ragazza iraniana a scappare dalla casa del padre oppressore (già la moglie lo ha abbandonato in precedenza a causa del suo comportamento rigido ed intollerante, peraltro condiviso dal sistema), e ad inscenare, assieme al suo ragazzo, un finto rapimento, tramite un telefono cellulare abbandonato volutamente sul posto e con un video che ne inscena la circostanza.
Vedremo che il telefono avrà un'altra funzione fondamentale nel finale enigmatico e magnifico grazie al quale il buon film si risolleva da qualche sbandamento narrativo lungo la fuga dei due giovani.
Che vengono aiutati da un cantante squattrinato quasi alla soglia della notorietà ma non ancora in grado di sfondare. Costui dà un passaggio alla coppia, li ospita a casa sua quando un hotel li respinge perché un uomo e una donna non possono dormire assieme se non sono sposati o parenti prossimi ( previa denuncia della struttura alla "polizia morale" iraniana).
Insomma l'artista finisce in un mare di guai e viene pure sfrattato dal padrone di casa in quanto insolvente.
Il film racconta questa fuga perdendo qua e là un pò l'equilibrio e la razionalita' della storia, perdendosi in particolari forse non del tutto necessari slip contesto.
Il cantante ci delizia pure con una du a canzone dedicata al cellulare (ancora????), piuttosto divertente, ma il film riacquista potenza in un finale davvero forte su una barca, in mezzo al lago: un'altra messa in scena, il cui esito tuttavia non ci verrà rivelato. Magnifico finale, da grande autore.
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