Regia di Karl Lemieux vedi scheda film
Mai rubare a chi è ancora più disonesto ed organizzato. La vendetta sarà fatale. Storie di fratellanze difficili e riconciliazioni fallite; di violenze subite, distruzione , annientamento, di fughe e di rese incondizionate.Tutto nel b/n potente e drammatico di un noir sporco, disperato e senza speranza...almeno sino quasi all' epilogo "in volo"
VENEZIA 73 - ORIZZONTI
Nel panorama canadese sporco e rabuiato, reso ancora più tetro da un bianco e nero sgranato di una fotografia molto studiata per comunicare desolazione e latitanza di sentimenti positivi, un giovane musicista fallit si fa incastrare con la promessa di facili guadagni, sottraendo una importante partita di droga ad una spietata e ben organizta banda locale.
Picchiati selvaggiamente i due suoi amici, il giovane Vincent se la cava con qualche ceffone umiliante solo grazie al fatt che suo fratllo, col quale non comunica da anni, è addentro al gruppo criminale organizzato, e questi, intercedendo in favore del fratello inetto ed ingenuo, riesce a guadagnare un pò di tempo per riuscire a trovare la somma sufficiente per ripagare il mal tolto.
Peccato che i vertici della band finiscano per trattare con sufficienza pure lo stesso Michael lorocollaboratore, e che questi regisca in modo spropositato a tale affronto che lo rende soccombente ni confronti dell'ingenuo fratello minore.
Le conseguenze saranno altamente drammatiche, secondo uno svolgimento parzialmente ingannatorio, in quanto il regista decie di mostrarci dapprima alcune conseguenze fatali, e solo in seguito le azioni che le hanno prodotte.
Per Vincent sarà uno shock difficile da superare, e l'ira lo farà soccombere facendogli perdere quella lucidità e razionalità che parevano appartenere a lui e non al disturbato fratello maggiore.
Il regista canadese Karl Lemieux, certamente una sorpresa ella sezione Orizzonti, ove il film potrebbe seriamente ambire ad un premio, filma un noir sporco e teso incentrato sulla fine dei rapporti familiari, e sulla conseguente resa che fa seguito alla furia distruttiva.
Un thriller disperato che concede poco spazio alla speranza, assecondando anche, con l'ausilio pratic ed emotivo di effetti visivi distorti e ambigui, ma di indubbio effetto scenico, la soluzione della resa.
La "maledetta poutine" del titolo, fa riferimento ad un piatto locale quebecois a base di patate frtte e formaggio, che si intravede peraltro in una scena veloce.
Un regista, Lemieux, da tenere d'occhio con attenzione.
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