Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Il lato positivo principale di Perdiamoci di vista è la mancanza di retorica buonista nel messaggio di fondo: sia in quello, centrale, sulla banalità nel vivere il peso dell'handicap fisico, che in quello marginale che denuncia (sia pure in maniera caricaturale e quindi didascalica, grossolana, populista) la neonata 'tv del dolore'. La sceneggiatura di Verdone e di Francesca Marciano imbastisce qualche valido contenuto su una mediocre trama che ricicla per l'ennesima volta il solito tema dell'amicizia/amore impossibile fra due personaggi antitetici in apparenza, ma che il destino riunisce a forza; fortunatamente il misero contenitore ha dentro di sè, come detto, anche dei contenuti interessanti. Ma ha anche i soliti limiti delle regie di Verdone: Perdiamoci di vista è un film diretto senza verve e con Verdone protagonista assoluto, per servire la battuta (non necessariamente nell'accezione comica, si intende) del quale tutti gli altri personaggi si muovono e si esprimono. Nel bene o nel male che sia, è lui il fulcro della storia e questo comporta anche una minore caratterizzazione destinata agli altri personaggi del film; quello interpretato da Aldo Maccione, poi, arriva addirittura ad assumere le sembianze di una frivola macchietta. Se non si spiega il David di Donatello alla regia, ancor meno umanamente comprensibile è quello elargito ad Asia Argento, che per quanto sia la figlia di un regista famoso dev'essere cresciuta totalmente digiuna di cinema, poichè recita con la grazia di un totano e con l'espressività di un lamantino (invertire pure gli animali a piacere): realmente snervante è infine la sua pronuncia violentemente blesa che fa seriamente pensare a più riprese che la ragazza nasconda in bocca un cotechino. 4/10.
Un conduttore della 'tv del dolore', che specula sulle disgrazie della gente comune invitata alla sua trasmissione, si trova senza lavoro dopo essere stato umiliato in diretta da una ragazza in carrozzina. Inaspettatamente, però, fra i due nascerà un rapporto di amicizia, e non solo.
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