Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Non è un film memorabile, come invece lo sono altri dello stesso regista, ma l'occhio di chi dirige sa comunque cogliere sfumature molto interessanti e non smentisce questa sua abilità. E' una storia sulla diversità delle diversità, esplose all'ennesima potenza in un unico individuo, ma che di fatto parlano a ciascuno di noi, parlano di ciascuno di noi, del nostro convivere, sopravvivere e sopprimere. Il cast è azzeccato e l'atmosfera mai banale. Poteva essere uno dei tanti film sulle turbe psichiche di una mente malata, ma non si sa perché, se per volontà registica o esigenze di produzione, ci si spinge oltre e sul finale si salta il fossato del verosimile, abbracciando la fantasia e forse già pregustando il sequel al botteghino. Che dire, si vede volentieri, c'è la giusta tensione ma non l'orrore e in fondo non sai per chi parteggiare, visto che vittime e carnefici sono così simili da non distinguersi. Insomma, peccato il finale, che poteva guardare altrove, ma in fondo va bene anche così.
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