Regia di Walter Hill vedi scheda film
A due anni di distanza - nella scheda è indicato erroneamente 1983 - da 'The Warriors', Walter Hill gira un altro film che rimanda anch'esso all'Anabasi di Senofonte, ma con alcune varianti.
Anche qui il gruppo degli inseguiti è formato da nove persone ma, mentre nel predecessore, i Guerrieri sono ingiustamente attaccati dalle bande rivali per un crimine che non hanno commesso e agiscono in maniera intelligente e coraggiosa, operando come un gruppo coeso, i componenti della Guardia Nazionale sono descritti in maniera diametralmente opposta.
Difatti, in maniera stupida, causano la reazione violentissima dei Cajun (minoranza etnica proveniente dal Canada francofono) e, a parte i due superstiti, agiscono scriteriatamente, senza un minimo di conoscenza del territorio - le paludi del Bayou in Lousiana - in cui sono immersi.
Se la parte dove il gruppo viene falciato inesorabilmente un elemento dopo l'altro è più da ricordare per il modo in cui il regista mostra la giungla, grazie anche alla livida fotografia del fedele Andrew Laszlo, che per i combattimenti veri e propri, sono i venti minuti finali a costituire il momento migliore del film.
Quando la vicenda sembra conclusa, i due superstiti (Keith Carradine e Powers Boothe) si trovano al villaggio Cajun e sia loro sia lo spettatore non comprendono bene se la comunità è accogliente o ostile.
Da qui, grazie ad un uso virtuosistico del montaggio alternato, con rimandi a 'Apocalypse Now', Walter Hill costruisce una sequenza travolgente degna di Sam Peckinpah, fino ad un finale liberatorio.
Voto: 8 (v.o.s.)
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