Regia di Paul Dugdale vedi scheda film
Gli anni passano - siamo prossimi agli 80 oggi, 75 all'epoca - ma la Premiata Ditta Jagger/Richards sembra non accorgersene e gli Stones vanno ancora alla grande. Fotocopia di quanto accaduto col crollo del Muro, quando i mercati dell'Est erano il nuovo Eldorado (quei paraculi degli Scorpions hanno sentito odor di grana e c'hanno fatto su Wind of Change - probabilmente il cambiamento era nel numero di zeri del conto in banca)) la fine del castrismo ha aperto un nuovo mercato. E il rock, che oramai è solo business e non ha niente a che vedere con la musica rivoluzionaria che fu, ci si è buttato a capofitto. Considerazioni socio-economiche a parte, un plauso agli Stones!
Nonostante l'età i nostri tengono il palco benissimo: Jagger non sta fermo un momento, Richards è il solito maestro di riffs alla 6 corde - il peggiore dei migliori - e Il compianto Watts tiene tutti in riga. Un metronomo umano. Ronnie se la cava, ma è arrivato dopo. Gli Stones sono gli altri tre.
Le canzoni sono quelle di sempre che tutti conoscono, ma non ci si stanca mai di riascoltarle. Ottime le versioni dell'immensa Sympathy for the Devil e di Out of Control. Ma fare una classifica è davvero impossibile trattandosi di loro.
Buona visione e buon ascolto.
Long live rock'n'roll!!! - gran pezzo dei Rainbow dello Stratosferico Ritchie -.
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