Regia di Alan Gilsenan vedi scheda film
Sembra proprio che sia il primo a recensire questa specie di film che vorrebbe intrigare, creare introspezione, scavare sui grandi dilemmi della vita, dei rapporti umani, porre quesiti esistenziali, ma sbraga indecorosamente sul come si pone: un thrillerino presuntuoso che si sgonfierà come un sufflé dimenticato in forno.
In breve: famigliola al picco della felicità, mamma scrittrice di successo, papà giulivo, tre splendide figlie che studiano, casa da sogno.
Ma ecco l'imprevisto. Una delle tre, Nora, da un giorno all'altro ammutolisce e diviene una barbona da strada, non parla con nessuno, siede ogni giorno ad un angolo diverso del centro città, con un cartello “bontà” da esporre ai passanti. La sera dorme in un rifugio per senza tetto, e gira così, con una coperta addosso e dei guanti da lavoro per difendersi dal freddo.
La famiglia tenta blandamente di dissuaderla da questa follia, ma lei è irremovibile, quindi i giorni (e i lunghissimi minuti di pellicola) passeranno con i familiari che semplicemente terranno d'occhio la figlia giorno per giorno senza chiedersi il perché di questa performance, che cosa mangia, a quali pericoli va incontro, quali malattie rischia di beccarsi al freddo e al gelo.
Ovviamente i geni dei titoli, piazzano dopo Unless un bel “a meno che” che sta a significare che possono esistere comportamenti strani, a meno che, appunto, non esista una causa scatenante, che nessuno si prende la briga di andare a cercare e che scopriremo solo alla fine del film, e che non voglio anticiparvi, perché non è giusto che solo io mi sia dovuto sorbire questa pellicola fino alla fine, per scoprire il misteriosissimo mistero misterioso.
Non vi nasconderò però la misera stelletta affibbiata a questo filmetto pretenzioso che per far bella figura tratta da polli familiari e spettatori, per poi servire un soluzione al caso che vorrebbe lasciare tutti commossi e a bocca aperta, ma fa solo gridare un megagalattico “mavalà!” all'indirizzo di regista, sceneggiatore e scrittrice dal quale lo stralungometraggio è stato tratto.
Amen.
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