Molti turisti tedeschi e austriaci trascorrono le loro vacanze spensierate nelle distese africane, dove pascolano libere migliaia di antilopi, impala, zebre, gnu e altre creature selvagge. Si muovono attraverso la boscaglia, stanno in agguato e attendono le loro prede. Non hanno remore nello sparare, si entusiasmano ogni volta che la loro caccia dà i frutti e si fanno fotografare in posa davanti agli animali uccisi.
Sono benestanti, felici, realizzati e amanti della quiete familiare. E trascorrono le vacanze a massacrare specie animali con armamenti da killers professionisti ai danni di una fauna che ci piacerebbe credere protetta.
Le sang des betes.
Georges Franju nel 1949 era riuscito ad estrarre dalle crude immagini degli squartamenti nei mattatoi parigini un fastidioso senso di disturbo e ribrezzo: aveva messo al suo posto la razza umana e il di lei punto di vista.
Seidl ha un occhio più attento, e meno rivoluzionario. Le sue carcasse sono la naturale evoluzione delle carcasse umane che lui ha… leggi tutto
Composto da due articoli apparsi sul New Yorker nel corso del 2020 (il primo, con l’evocativo titolo, riservato all’edizione cartacea, di “the Warnings” - gli avvertimenti, le avvisaglie, i…
Non la vedi, la tigre. Non tutti i cacciatori sono bracconieri, ma tutti i bracconieri sono cacciatori. Per la stima di uno scempio "collaterale": https://www.vittimedellacaccia.org/. Se…
EARTH OVERSHOOT DAY 2019
– FILMOGRAFIA PER UNA NUOVA COSCIENZA ECOLOGICA
Non un’allegrissima “ricorrenza”, bisogna ammetterlo, ma non tutte le ricorrenze sono fatte per…
Il più iconoclasta dei registi di oggi, l'austriaco Ulrich Seidl, continua la sua spietata analisi della società austriaca che è solo lo spunto per una riflessione molto più ampia. In "Safari" non sposta di una virgola il suo Cinema, netto, didascalico, apparentemente freddo, e dopo il capolavoro della trilogia del Paradiso, fra il 2012 e il 2013, e il sezionare le…
CINEMA CONTRO L’UMANITÀ.
“L’Uomo è la punta della piramide, l’uomo decide, ed ora ci sono così tanti uomini, siamo troppi, questo dettaglio innesca la morte della natura, la natura non esiste più, questo si può accettare oppure no.”
Fuori concorso a Venezia 73, insultato, mal votato, bocciato caparbiamente e…
600 sale è la dote con cui si presenta al pubblico italiano il nuovo film di Nolan, Dunkirk: tante, giustificatissime. Un po' perché (e chi scrive lo ha già visto e garantisce) è grande…
Noi siamo cibo affamato.
“È stato dai mattatoi di Chicago che i nazisti hanno imparato a lavorare industrialmente i corpi.” J.M. Coetzee - the Lives of Animals - 1999 …
Ci sono voluti tre anni, e qualche conoscenza cinematografica in più, perché io individuassi nel corto Venezia/Massi di Simone Massi, proiettato all'inizio di ogni proiezione al Festival di…
Le sang des betes.
Georges Franju nel 1949 era riuscito ad estrarre dalle crude immagini degli squartamenti nei mattatoi parigini un fastidioso senso di disturbo e ribrezzo: aveva messo al suo posto la razza umana e il di lei punto di vista.
Seidl ha un occhio più attento, e meno rivoluzionario. Le sue carcasse sono la naturale evoluzione delle carcasse umane che lui ha…
VVENEZIA 73 - FUORI CONCORSO - NON FICTION
Dopo lo spiazzante In the basement torna (a farsi guardare e a Venezia) il regista dell'orrore quotidiano nascosto dietro la porta di casa: Ulrich Seidl.
Questa volta nel mirino (in tutti i sensi) del cineasta la passione di alcuna parte della razza germanica per la caccia esotica.
Tranquille e facoltose famiglie da manuale che spendono…
Oggi parto carica, mi sento da dio, vado come una schioppiettata. Oggi mi sento veramente come una gatta sul tetto che scotta, oggi non mi si regge il… segue
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Commenti (1) vedi tutti
Sono benestanti, felici, realizzati e amanti della quiete familiare. E trascorrono le vacanze a massacrare specie animali con armamenti da killers professionisti ai danni di una fauna che ci piacerebbe credere protetta.
leggi la recensione completa di alan smithee