Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Buon horror,anche se non originale,diretto con efficace maestria, dal regista Sandberg
Samuel Mullins è un abile artigiano che fabbrica bambole e vive con la moglie Esther e la figlioletta Bee, in una grande casa nella prateria californiana degli anni Cinquanta. Un brutto giorno di ritorno dalla Messa,mentre il padre cambia una ruota, Bee è vittima di un tragico incidente stradale.Il signor Mullins smette di costruire bambole, la signora Mullins si ritira nelle sue stanze per non uscirne mai più, la cameretta della figlia viene chiusa a chiave quasi per sempre. Dodici anni dopo, i Mullins aprono la loro grande casa a suor Charlotte e a un gruppo di orfanelle, in modo da dare loro un posto dove abitare in comunità. Tra le bambine,c'è Janice, colpita dalla polio e la sua inseparabile amica Linda. Samuel Mullins è molto disponibile, ma introverso e angosciato, mentre sua moglie è confinata in una stanza, impossibilitata a muoversi e con una maschera che le copre una parte del viso. Il signor Mullins avverte gli ospiti che la stanza di Bee,è "off limits"per tutti loro.
Jaline incuriosita da misteriosi bigliettini, una notte malgrado il divieto vi entra. Dentro,trova una meravigliosa casa di bambole e poi, chiusa in un armadio, una bambola dai tratti sinistri, la ormai famosa Annabelle, che subito esordisce con impressionanti segnali malefici,la scena in cui dopo vari tentativi di rinchiuderla nell'armadio Annabelle,avvolta da un lenzuolo si avvicina a Janice,paralizzata dalla paura, è da antologia. Quando la bambina, lo racconta in confessione a suor Charlotte, ella le ordina di non trasgredire mai più alle regole di quella casa: La bambola è depositaria di un terribile segreto, che solo i Mullins conoscono e confidano di tenerlo nascosto e sepolto nel passato.Le apparizioni paranormali aumentano e sono sempre più inquietanti,circostanze misteriose che rimandano alla tragica morte della figlia dei proprietari, facendoci conoscere i caratteri delle protagoniste, dalla leggerezza delle più grandi, all'affetto profondo tra Janice e Linda, la più piccola del gruppo.
Seguito cronologico di Annabelle ma in sostanza è un prequel e spin-off di l'evocazione,il film ha come protagonista, la malefica bambola, già vista nel primo film della serie.Solitamente i prequel nascono penalizzati dal fatto di raccontare avvenimenti che in qualche modo sono già conosciuti o possono essere intuiti,non nella fattispecie.La storia,pur essendo piuttosto semplice, è innegabilmente coinvolgente e suggestivamente carica di tensione,riportando con sagacia narrativa gli accadimenti, sino a un rapido ed efficace "trait d'union" con il film precedente.
Sandberg conosce bene il genere horror e il sottogenere di cui fa parte il film, quello delle "bambole possedute e assassine"che è stato ampiamente sfruttato, cinematograficamente parlando,tuttavia manipolando abilmente il materiale a disposizione,utlizzando la sua maestria e nei limiti imposti dal contenuto target commerciale,riesce comunque a realizzare un prodotto assolutamente efficace e riuscito,che riesce spesso a far accapponare la pelle.Il film,anche se privo di elementi nuovi e infarcito dei canonici clichè e di un uso smodato, dei più tipici e adoperati espedienti per suscitare paura, è perfettamente funzionale allo scopo.Il regista maneggia con destrezza le tecniche atte a produrre spavento,riuscendo a trarre la massima resa dalla storia.L'ambientazione conferisce un giusto tocco "vintage" al contesto malinconico e inquietante, nel quale la trama si sviluppa,avvolta in atmosfere sinistre.
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