Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Finalmente, dall'universo The conjuring e dalle produzioni targate James Wan, il migliore derivato (ad oggi) dell'intero lotto. Un horror classico per taglio narrativo, senza retorici e chiassosi effetti speciali. Una raffinata rivisitazione (o variante) de L'esorcista. Bello.
Samuel Mullins (Anthony LaPaglia), costruttore artigianale di bambole, è felicemente sposato con Esther (Miranda Otto) ma un lutto devastante lo tocca quando, per un guasto alla macchina, la piccola figlia Annabelle muore travolta da un altro veicolo. Dodici anni più tardi i coniugi danno ospitalità ad una suora e un gruppo di bambine orfane, tra le quali Janice, disabile a causa di problemi ad una gamba. È proprio lei che, per prima, ha strane visioni e sente rumori spaventosi. Fenomeni che vanno ad accentuarsi dopo il rinvenimento di una bambola con fattezze, a dir poco, inquietanti.
Spin off del film The conjuring e, al tempo stesso, prequel di Annabelle. Produzione di James Wan e regia di David F. Sandberg (già firmatario del poco coinvolgente Lights Out - Terrore nel buio). Le premesse per trovarsi di fronte ad uno dei (tanti) prevedibili horror generati dal "caso Enfield" sono quindi altissime. Ma per fortuna questa volta la sceneggiatura è più classica, accarezza temi gotici purtroppo oggi dimenticati e -soprattutto- non contempla finali pirotecnici e (troppo) inverosimili. Al contrario, dai lontani tempi de L'esorcista (1973), finalmente un film che fa paura per come, centellinando gli ottimi effetti speciali, riesce a creare un clima di palpabile terrore.
Non il solito pupazzo -che è sì motore della storia, pure è molto mostruoso, ma senza essere troppo invadente- né tantomeno poco credibili boogeyman in maldestra CGI. Stavolta David F. Sandberg centra il pieno il bersaglio, in primo luogo -come già scritto- per la bella sceneggiatura che si trova tra le mani, e a seguire per una regia spigliata e pirotecnica (almeno due piani sequenza lasciano a bocca aperta) in grado di valorizzare al massimo il lavoro delle altre maestranze, con attori in testa e, a seguire, scenografo, costumista e tecnico della fotografia.
Di tutto il filone costruito sul "mondo" The conjuring questo Annabelle 2 è -ad oggi- il tassello più significativo, quello che riesce a farsi ricordare anche a visione conclusa, soprattutto al buio, specialmente di notte...
Curiosità
In una scena, protagonista suor Charlotte (Stephanie Sigman), su una foto proveniente da un convento in Romania si intravede Valak, demoniaca presenza già comparsa in The conjuring: il caso Enfield e prossima protagonista dello spin off The nun.
Il bluray della Warner Bros è semplicemente perfetto. Offre il film nel formato anamorfico 2.40:1 con efficace traccia surround DTS 5.1 Master. Correda la bella edizione un reparto extra di tutto rispetto, composto da backstage (oltre quaranta minuti), scene tagliate, due cortometraggi (Attic panic e Coffer) ed audiocomento del regista (quest'ultimo però senza sottotitoli in italiano). Durata della versione: 1h49m42s.
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