Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani vedi scheda film
Una famigliola francese è sull'autostrada diretta verso l'Italia, nazione d'origine del capofamiglia.
Durante il viaggio, questo racconta ai parenti la storia della sua Casata (I Benedetti) sulla quale, grava una maledizione legata all'avidità dei suoi antenati che fecero morire Jean, un innocente soldato napoleonico, incaricato di proteggere un prezioso carico d'oro, che aveva salvato la vita a Elisabetta, una dolce ragazza del Casato, era stato da lei amato e l'aveva ribattezzata FIORILE, parola del calendario rivoluzionario francese che indica la primavera, ma era stato fucilato per aver perso il carico che doveva proteggere e che era, invece, stato trafugato dal fratello della ragazza, protetto dai parenti che così si erano arricchiti.
Anni dopo, una discendente della sfortunata fanciulla ama un giovane povero. Un crudele fratello si mette in mezzo, ma lei si vendica!
Nel periodo che precede di poco la Seconda Guerra Mondiale, un bambino, rampollo dei Benedetti, è preso in giro da persone cattive che gli fanno pesare quello che si racconta sulla sua famiglia (sono arrivati a scrivere "Maledetti" al posto di "Benedetti" sulla Tomba di Famiglia!) e lui ne soffre. La sua balia lo consola dicendo che lui è un ragazzino dolce, e il suo carattere lo ha ereditato dal nobile Jean. Forse suggestionato dalle parole, inizia a vedere il fantasma del soldato francese (magari si è creato un amico immaginario?).
Qualche anno dopo, lui è un universitario, divampa il conflitto mondiale e il ragazzo...
Lascio il resto del racconto alla visione vostra, o pubblico di Film Tv, dicendovi solo che questo giovane è il padre del narratore che si sta, appunto, recando in Toscana a trovarlo con la famiglia.
Suggestiva ma non del tutto riuscita (c'è qualche lungaggine di troppo a livello di sceneggiatura, il finale è così così...) parabola sullo scontro sentimentale (avidità per le persone cattive, amore per quelle buone), dove la cupidigia di qualcuno può distruggere la felicità di altri.
Rimane comunque un'opera intrigante, inquietante, romantica e sincera, della quale consiglio la visione.
Buon affresco storico!
Efficace!!!
Qualche tempo morto (comunque non è male lo stesso!).
Ispirato!
Ispirato!
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