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China Girl

Regia di Abel Ferrara vedi scheda film

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La recensione su China Girl

di mm40
2 stelle

E' difficile qualificare questo quarto lavoro di Ferrara, che dimostra di non riuscire ancora a distaccarsi dai luoghi comuni della precedente trilogia, fatta di storie di delinquenza, violenza, incomunicabilità metropolitana. Qui poco cambia, nella quarta sceneggiatura firmata da Nicholas St. John c'è solo un blando rimescolarsi delle tematiche in precedenza trattate; l'individualismo lascia spazio a una vaga speranza nella storia d'amore attorno a cui la trama si dipana, ma a ben guardare non c'è granchè di consolante in questo scenario mortifero e opprimente, sottolineato dalle cupe atmosfere notturne in cui la gran parte del film si svolge. Ferrara ha modo comunque di sfogare il proprio istinto splatter in qualche sequenza ad alto tasso sanguinolento, con tanto di finale che annichilisce qualsiasi soffio di speranza in un'insensata carneficina. Ciò che maggiormente infastidisce di questa pellicola è l'abuso di stereotipi (che oltre un certo livello deragliano direttamente nel razzismo), da interpretare come evidente mancanza di fantasia nella caratterizzazione dei personaggi: se i cinesi mangiano solo involtini e fritture, gli italiani sono adepti della pizza; se i primi sono una comunità di formiche che lavorano a testa bassa, i secondi vanno in giro a fare processioni per la Madonna e, quando una madre trova il proprio figlio morto ammazzato sull'uscio di casa (scena di un patetico vomitevole) non può che mettersi le mani nei capelli e gridare 'Figlio! Figlio mio!'. Anche se si esclude la disgustosa mole di banalità e luoghi comuni che investono cinesi e italiani, China girl resta comunque un filmetto realizzato sbrigativamente, privo di interpreti di qualità e spudoratamente ispirato a West side story, ovverosia per la proprietà transitiva a Romeo e Giulietta di Shakespeare. In pratica, un passo indietro notevole per St. John e Ferrara. 3/10.

Sulla trama

New York. Un italiano di Little Italy e una cinese di Chinatown si amano segretamente. Ma le rispettive famiglie e le rivali bande sono perennemente in sanguinosa lotta fra loro.

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