Regia di Ottavio Fabbri vedi scheda film
Un giovane, aspirante regista, vede negarsi da un produttore la possibilità di girare un film. Allora sottrae una vecchia cinepresa da cinema muto, attira qualche attore dalla strada e si mette a girare in casa propria. Naturalmente la situazione degenera fin da subito.
Un film su un giovane aspirante regista che realizza la sua opera prima con mezzi di fortuna e calcando la mano su nudità e scenette sexy: un'idea come un'altra, non fosse che la mette in scena un giovane aspirante regista (Ottavio Fabbri) alla sua opera prima, con mezzi e argomenti non molto migliori di quelli sfruttati dal protagonista di Movie rush. Passato inosservato e dimenticato in fretta, il lavoro ha però più di un motivo di interesse ancora oggi, a oltre 40 anni dall'uscita; tanto per cominciare, sorprendono le presenze di interpreti come Massimo Boldi e (ancora più inaspettata, vista la sua scarsa frequentazione con il mondo della celluloide) Loredana Bertè. Non si sottovaluti poi il fatto che Movie rush è, per quanto opera smaccatamente comica, ai limiti del demenziale, un omaggio al cinema muto e che Fabbri riesce a girare lunghe sequenze in apprezzabile stile da preistoria del cinema; al di là di una carriera molto limitata - 4 titoli in un quindicennio - il Nostro ha in effetti mostrato una discreta versatilità dietro la macchina da presa: in seguito girerà infatti un lavoruccio di ancor meno spessore (Formula 1 - La febbre della velocità), il film del tour di Dalla & De Gregori (Banana republic) e infine Viaggio d'amore, pellicola autoriale scritta nientemeno che da Tonino Guerra. In definitiva rimane comunque inequivocabile la modestia di Movie rush, un'ora e mezza di gag leggerissime con abbondanza di tette e cosce al vento e una vasta serie di siparietti softcore con protagonisti anche i due attori già citati; altri elementi degni di nota nel cast sono Ugo Bologna, Renato Chiantoni, Benjamin Lev e Marilda Donà. Fabbri è anche sceneggiatore e autore delle musiche. 2,5/10.
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