Regia di Ralitza Petrova vedi scheda film
Festival cinema europeo, Sevilla, 11/11/2016
Penso che lo scopo principale di questo film bulgaro sia il trasmettere un intenso senso di tristezza.
Tra truffe, immoralità, assenza di qualsiasi emozione o speranza, viene raccontata la (volutamente?) confusa storia di una ragazza, assistente sanitaria e truffatrice.
Se la sceneggiatura risulta spesso inconsistente, il senso di profonda disillusione e di perdita di qualsiasi emozione positiva è reso perfettamente.
Buona la regia, anche se talvolta pecca di presunzione con quelle lunghe inquadrature che solo pochi autori si possono permettere.
Raccomandato a chi vuole perdere speranza.
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