David Summer, un giovane professore americano, si rifugia con la moglie nel villaggio natale di lei, in Inghilterra, per dedicarsi ai suoi studi di matematica. Ben presto, anche a causa della civetteria della donna, l'uomo si trova al centro di continue provocazioni da parte di alcuni giovinastri del luogo. Il tutto culmina in un vero e proprio assalto alla casa, nel corso del quale il professore mette la sua intelligenza al servizio di una feroce autodifesa.
Note
Peckinpah all'attacco in uno dei suoi film più teorici, in cui risulta chiaro il suo pessimismo nei confronti delle relazioni sociali, sempre influenzabili dallo stato di caos che domina in natura.
Uno dei più celebri film drammatici diretto, con mano sicura, da Sam Peckinpah: un maestro del cinema western che, non a caso, ripercorre anche in questa occasione i temi "selvaggi" del genere, ambientando l'azione (compreso un tragico scontro ideologico/politico) in epoca contemporanea, in prossimità di una retrograda Inghilterra rurale.
Sam Peckinpah,il principale innovatore del western americano, in questa pellicola,già dal titolo tratto dal Tao Te Ching,il cane di paglia sarebbe il matematico che come il miglior amico dell'uomo,subisce senza rancore ogni sopruso,finché non prende fuoco basta una scintilla. Voto 9
Anche l'uomo più mite e pacifico del mondo può diventare uno spietato assassino. Uccidere è un atto di violenza, ma è violenta la vita stessa, così come i rapporti sociali, così come la natura umana. Capolavoro disarmante e spiazzante, montato, girato e recitato divinamente. Uno stupro visivo. Voto: 10 in etologia e non solo.
Sam Peckinpah con questo film ha voluto colpire duro proponendo in maniera quasi esasperata il suo pessimismo antropologico. Non è un film di intrattenimento dilettevole e che possa lasciare lo spettatore imperturbabile, ma lo inquieterà in parte esasperandolo.
Importante saggio sulla violenza,l'uomo "civilizzato"contro la violenza irrazionale.Anche in questo film , Peckinpah mostra le sue due anime,una violenta,l'altra nostalgica.Dustin Hoffman come sempre magistrale.
Un film dalla violenza innaudita con un protagonista (Dustin Hoffman) volutamente tranquillo e sotto le righe. Il tema della violenza e dello stupro è sempre stato molto caro al regista ma questa volta lo mette in un ambiente tranquillo e familiare.
tra i film che hanno creato la leggenda di Peckinpah e Hoffmann: montaggio serrato, una tesi sconvolgente ed un finale inevitabilmente da tragedia elisabettiana. Massacrato dalla censura di mezzo mondo. IMPERDIBILE!
Diversi frangenti in effetti dispensano tensione pura…gli omicidi poi,sono di una spietatezza insospettabile!…il finale così duro e angosciante è stata una vera e propria 'catarsi' purificatrice !…FILM DA VEDERE.
Chi genera la violenza?
Il singolo individuo? le relazioni sociali? O è la societa stessa a nevrotizzare gli onesti cittadini?
E' una domanda urlata quella del film di Peckinpah.
E' una libera espressione citata a inizio film,quando dei bifolchi carpentieri domandano al professore Dustin Hoffman sul dilagare della violenza americana.
L'America con gli omicidi e le rivolte "sociali"… leggi tutto
Non credo vi siano dubbi sul fatto che Sam Peckinpah con questo film abbia voluto colpire duro proponendo in maniera quasi esasperata il suo pessimismo antropologico. Non è un film di intrattenimento dilettevole e che possa lasciare lo spettatore imperturbabile, ma è più facile che lo alteri e lo disturbi inquietandolo, anche profondamente.
In primo luogo occorre tenere… leggi tutto
Cane di paglia Stati Uniti d'America, Regno Unito 1971 la trama: David Summer è un professore un uomo tranquillo, che si trasforma in un uomo feroce e vendicativo per difendersi da un gruppo di persone che vogliono entrare in casa sua per catturare un uomo a cui danno la caccia, ritenuto colpevole della scomparsa della giovane Janice Hedden. La recensione: Cane di paglia nel 1971…
David, un giovane matematico americano, dai modi gentili e l'indole pacifica, per condurre in tranquillità uno studio, sceglie di trascorrere un periodo in un paesino della Gran Bretagna. Lo accompagna la moglie Amy, la quale già conosce luogo ed abitanti, in quanto in precedenza vi era stata in villeggiatura. Benchè riceva una buona accoglienza dai notabili locali, è…
Tratto da un romanzo,la pellicola tratta la storia di un gentile matematico americano(Dustin Hoffman) che si trasferisce insieme a sua moglie Amy(Susan George) in un cottage di un remoto villaggio natìo di sua moglie,situato nella Cornovaglia. Il matematico cerca di proseguire i suoi studi nella tranquillità,scossa invece da un gruppo di giovani del villaggio che lo…
E' un film serrato, disturbante, tremendamente violento che può tranquillamente essere considerato uno dei migliori del suo periodo. E' un thriller a sfondo sociologico sulla violenza insita nella natura umana e sulla difesa del territorio che, in un armonico crescendo di pressione psicologica, ansia, angoscia e suspense, coinvolge totalmente lo spettatore. Dustin Hoffman, mite…
Un film tecnicamente eccellente. Non sono uno cui piace la violenza, neppure sottilmente o lontanamente: questo film ne mostra comunque tutte le possibilità, a livello psicologico e sociologico. Poiché fa toccare con mano tutti gli abissi della violenza fisica e mentale, ritengo che proibirlo solo ai minori di 14 anni sia un po’ poco.
Il livello è da grande tragedia…
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Commenti (17) vedi tutti
Perché uccidere la gattina? Lei è stronza Bravo Dustin Hoffman Tosto per l' epoca
commento di PepsinaUno dei più celebri film drammatici diretto, con mano sicura, da Sam Peckinpah: un maestro del cinema western che, non a caso, ripercorre anche in questa occasione i temi "selvaggi" del genere, ambientando l'azione (compreso un tragico scontro ideologico/politico) in epoca contemporanea, in prossimità di una retrograda Inghilterra rurale.
leggi la recensione completa di undyingGrande cinema disturbante, ma finemente catartico timbrato Sam Peckinpah.
leggi la recensione completa di claudio1959Film cult. Non è un capolavoro ma pur sempre un buon film, imperdibile per un cinefilo.
commento di Greatmax54Sam Peckinpah,il principale innovatore del western americano, in questa pellicola,già dal titolo tratto dal Tao Te Ching,il cane di paglia sarebbe il matematico che come il miglior amico dell'uomo,subisce senza rancore ogni sopruso,finché non prende fuoco basta una scintilla. Voto 9
leggi la recensione completa di Infinity94Il capolavoro di Sam Peckinpah.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiAnche l'uomo più mite e pacifico del mondo può diventare uno spietato assassino. Uccidere è un atto di violenza, ma è violenta la vita stessa, così come i rapporti sociali, così come la natura umana. Capolavoro disarmante e spiazzante, montato, girato e recitato divinamente. Uno stupro visivo. Voto: 10 in etologia e non solo.
commento di ProfessorAbronsiusSam Peckinpah con questo film ha voluto colpire duro proponendo in maniera quasi esasperata il suo pessimismo antropologico. Non è un film di intrattenimento dilettevole e che possa lasciare lo spettatore imperturbabile, ma lo inquieterà in parte esasperandolo.
leggi la recensione completa di MaciknightImportante saggio sulla violenza,l'uomo "civilizzato"contro la violenza irrazionale.Anche in questo film , Peckinpah mostra le sue due anime,una violenta,l'altra nostalgica.Dustin Hoffman come sempre magistrale.
commento di cuore di caneBuon film, ma qualcosa mi ha deluso, non sò dire cosa, ma complessivamente mi aspettavo un film migliore…
commento di Argantaumaturgiko sotto ogni aspetto.
commento di kkkGrande pathos nello splendido e violento finale.Ottimo Hoffman
commento di antonio de curtis9
commento di kurosawaUn film dalla violenza innaudita con un protagonista (Dustin Hoffman) volutamente tranquillo e sotto le righe. Il tema della violenza e dello stupro è sempre stato molto caro al regista ma questa volta lo mette in un ambiente tranquillo e familiare.
commento di IGLI7
commento di arcarsenal79tra i film che hanno creato la leggenda di Peckinpah e Hoffmann: montaggio serrato, una tesi sconvolgente ed un finale inevitabilmente da tragedia elisabettiana. Massacrato dalla censura di mezzo mondo. IMPERDIBILE!
commento di DaltonDiversi frangenti in effetti dispensano tensione pura…gli omicidi poi,sono di una spietatezza insospettabile!…il finale così duro e angosciante è stata una vera e propria 'catarsi' purificatrice !…FILM DA VEDERE.
commento di GREENY