Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Una strada è percorsa da un’auto solitaria. Al suo interno un ragazzo sui 30/40 e un bambino discutono, finché l’uomo, amico del padre, si irrita e abbandona sul ciglio quest’ultimo.
La notizia è presa dai giovani genitori, separati, con rammarico ma, in fondo in fondo, neanche più di tanto…
E parte il flashback dove si racconta l’infantile love story tra i due, sessantottini, contrappuntata dalla ricerca del ragazzino…
Il regista di bambini, Luigi Comencini, questa volta si scaglia contro gli ex manifestanti del ’68 e li descrive come bambini mai cresciuti, incapaci di confrontarsi seriamente col Mondo. Forse il loro figlioletto è più maturo e la solitudine nel quale lo hanno sempre tenuto ha alimentato in lui una ricerca d’evasione capita solo dall’amico che, su sua richiesta, lo abbandona senza problemi. Finale aperto a possibili interpretazioni…
Favola corale e pessimista, ha il pregio di descrivere un periodo amaro con leggerezza (qua la pistola c’è l’hanno solo le forze dell’ordine) e potrebbe essere scambiato per apologia del fascismo (i giovani comunisti sono degli immaturi e fanno solo danno) ma, tutto sommato, la cosa può essere solamente un pretesto qualunque per raccontare una vicenda nel quale i bambini escono vittime e vincitori e i grandi sono solo macchiette incapaci d’affetto (le famiglie dei due sposini sono abbienti e conseratrici ma con lo stesso menefreghismo dei figli) e vedere un vitellino che nasce ottiene la commovente ipocrisia del desiderio di paternità negata (tutti si commuovono ma un figlio d’allevare è quasi una disgrazia. Vedere per credere il giovane padre che preferisce essere chiamato per nome da Eugenio e vuole fare abortire la moglie quando ne aspetta un altro). Troppa carne al fuoco e non sempre descritta facilmente. Spiegano molto di più il bellissimo trailer e le parole dello splendido leit motiv.
Una curiosità: nei panni di un maresciallo dei carabinieri burbero ma simpatico compare Bruno Gambarotta ma il suo nome non compare nei titoli e la pellicola non figura nella sua filmografia in (quasi) nessun database italiano.
Film riuscito a metà ma godibile.
Giudizio: 3 stellette e ½
Bellissima!!!
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