Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
C'è perlomeno una scena di bellezza indimenticabile in "Philadelhia".Ed è quando il protagonista Tom Hanks,ex-avvocato di grido licenziato dopo aver contratto l'AIDS,dopo il rifiuto dell'avvocato nero Denzel Washington di perorare la causa che egli intende fare allo studio legale per cui lavorava,esce per strada e sta fermo,mentre i passanti scorrono veloci attorno.C'è tutta la sua solitudine,tutta la sua disperazione,tutta l'indifferenza possibile che puo'percepire,in quel momento.Il film non è esente da pecche,perche',pur riconoscendo a Demme il coraggio di aver fuggito il sensazionalismo a buon mercato,è difficile capire come mai abbia voluto includere la sequenza un po'da sceneggiata in cui Hanks stramazza a terra in tribunale.Comunque,una pellicola da vedere,tocca senza superficialita' un dramma umano di grande interesse,qua e la'è punteggiato da felici intuizioni registiche,ha una bellissima colonna sonora,e gli attori sono lodevoli.Con tutte le imperfezioni del caso,un film che si merita rispetto.
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