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Spider-Man: Homecoming

Regia di Jon Watts vedi scheda film

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La recensione su Spider-Man: Homecoming

di Antisistema
2 stelle

"Esaltazione apologetica reazionaria e politicamente corretta, poggiante su sterili rimandi ad un immaginario anni '80 finalizzato ad esaltare l'onaismo egocentrico dei nerd"

 

Questo Spider-Man: Homecoming di Jon Watts riassume insieme a Justice League uscito sempre quest'anno cosa non si deve fare in un film e soprattutto il degrado sempre più profondo del cinema blockbuster di Hollywood con cui trovo scarsa sintonia (eppure dovrebbe essere rivolto a gente come il sottoscritto). E' anche vero che di Spider-Man non conosco nulla, se non qualche episodio della serie animata che vidi da piccino e i film di Raimi e Webb; fumettisticamente mai letto nulla sul personaggio (ed ora che ho abbandonato definitivamente i fumetti, resterà un qualcosa che non leggerò mai... non credo sarà una grande perdita).

E dire che m'ero perso un po' di film di supereroi degli ultimi anni  come Suicide Squad, Wonder Woman, Dr. Strange, Thor Ragnarock e Guardiani della Galassia 2... vedendo questa robaccia che faccio anche fatica ad etichettare con l'appellativo di "film", me ne ricordo il perchè e credo non colmerò tale ignoranza. Preciso di averlo visto con i cugini e amici al cinema perché comunque é sempre meglio un brutto film in compagnia che un bel film da solo.


Prima di parlare del film in sè, vorrei soffermarmi sul pericoloso sotto-testo reazionario-capitalista di cui il film si fa portatore e che quindi, vuole inculcare ai ragazzi. Il titolo credo sia illuminante come punto di partenza del mio discorso. "Homecoming"... la Marvel già dal titolo vuole dirci che gli altri film di Spiderman non erano degni di una beanchè minima considerazione, poichè il vero Spiderman può trovarsi solo "in casa" Marvel e non in altre incarnazioni del personaggio. Con questo titolo furbetto e paraculo, la Marvel ha imposto come veritiera solo la sua versione del personaggio, come a voler dire che le altre non sono degne di essere considerate. I nerdoni e la critica sembrano averle dato ragione.

Inutile parlare di trama che si riduce ad una mera scazzottata tra questo Spider-Man poco più che un infante e l'avvoltoio (Michael Keaton). Tralasciando ciò, direi di partire dal villain. Keaton sostanzialmente diventa tale, poichè il sistema gli toglie il lavoro e quindi si ritrova a spasso dopo aver effettuato cospicui investimenti per poter ottemperare all'appalto. I ricchi combinano disastri (Stark in primis) e li risolvono a modo loro; la classe media e quella lavoratrice, può annaspare nella merda per quanto gli riguarda, con il beneplacito delle autorità che sono complici di tale sistema. Poco importa se Keaton e i suoi lavoratori hanno famiglie a carico e fanno fatica ad arrivare a fine mese; per la sporca mentalità capitalista-reazionaria, Keaton e soci, devono pagare le conseguenze economiche dei loro pseudo-sbagli e quindi meritano di essere poveri. Tale messaggio è inaccettabile ed irritante.
Il regista potrebbe prendere facilmente le parti sue, d'altronde tra un adulto che fatica ad arrivare alla fine del mese e un pischello di 14 anni che non conosce nulla del mondo, sarebbe saggio e anche più interessante, far patteggiare per Keaton e non per Tom Holland. Invece no, i supereroi rappresentano gli USA e quindi siccome gli USA sono il bene a prescindere, essi hanno ragione e chi fuoriesce dal seminato deve essere represso, non importa se ha ragione.
La rabbia della classe lavoratrice (incarnata da Keaton e la sua banda) è moralmente giustificata e basterebbe poco per approfondire il tutto e dare a costoro il giusto spazio nelle motivazioni e nell'empatia verso il pubblico, ed invece Jon Watts con Tom Holland/Spiderman, decide di scegliere la via dell'ingenua ignoranza ("So che vendere armi ai criminali è sbagliato"). Sterili petizioni di principio con cui tutti siamo concordi, ma l'indottrinamento scolastico che suddivide il mondo in bene e male senza alcuna sfumatura, si dimostra anacronistico di decenni visto che la situazione odierna, con la crisi economica, è del tutto cambiata.
Keaton ha violato le regole del sistema? Si e per questo motivo Spiderman deve punirlo (in base a che autorità? Non si sa...) e non gliene frega niente se Tony Stark e il sistema hanno emarginato il povero Keaton che tra la fame e l'illegalità, giustamente ha scelto l'illegalità.

Anche volendo mettere da parte ciò, il film cinematograficamente è insoddisfacente. L'estetica per gran parte della pellicola è roba da direct-to-video, spenta, anonima e tremendamente seriale. Vuole trovare una sua personalità in taluni frangenti (tipo scontro sul traghetto) con inseriti pop-fumettistici, ma ciò non sembra dettato da esigenze cinematografiche ma è dovuto ad ammiccamenti verso un pubblico di ciccioni obesi nerd.
Nerd già... perchè la parola chiave per decifrare il motivo di tale operazione è questa. Per tutta la durata della pellicola, si ha la sensazione di assistere ad un enorme spottone televisivo mirante a soddisfare, mediante citazioni visive e dialogiche, il godimento onaistico del nerd che troverà valido sfogo in tutta la miriade di citazioni pop e fumettistiche di cui il film è saturo e non importa se il film è costruito sulle citazioni e non viceversa, l'importante è che il nerd possa godere piacere e per 2 ore e passa possa trovare un pò di autostima con questa robaccia per poi ritornare alla sua miserabile ed inutile vita fatta di videogiochi 24h su 24h innanzi al PC, fumetti mediocri di supereroi (sia mai che legga un Corto Maltese di Pratt o Valentina di Crepax almeno) e serie TV ( rigorosamente di supereroi o noiosi revival anni 80' come Strager Things) nella sua squallida quanto beata solitudine.

I personaggi del liceo quindi sono tutti stereotipi con cui gli spettatori di riferimento possono identificarsi, il ciccione obeso rincoglionito da Star Wars, la nerd intelligente, la finto alternativa pseudo progressista, il pseudo bulletto (se quello è un bullo Peter parker e il suo amico sono rovinati per farsi mettere sotto da uno così), il professore scemo, la milf gnocca etc... personaggi con cui il nerd fantastica e si identifica, ma dicono nulla ad un pubblico che non è nerd o comunque si è liberato da tutto ciò che possa ricondurlo al nerdismo.
La sensazione di preconfezionato ed industriale è forte, tanto che alla fine sembra di assistere ad uno spin-off su Iron-Man e non ad un film di Spiderman, anche perchè a quest'ultimo mancano in qualsiasi modo le basi umane ed ideologiche del personaggio. Le origini sono percepite come noiose dal pubblico nerd che vuole tutto e subito, ma esse invece sono fondamentali, poichè contribuiscono a formare la personalità del supereroe e senza di esse, ci si ritrova solo innanzi ad un coglione cazzaro che dice ben poco.

In sostanza un mediocre teen-movie con zero guizzi registici (ed inutili citazioni ai film di Raimi) e molta confusione nelle sequenze d'azione (specialmente con l'avvoltoio). C'è un qualcosa di vero nelle scene d'azione? Ogni volta che indossa il costume, mi sembra che sia tuto plastificato e irreale (complice anche una CGI inguardabile e stra-abusata senza ritegno). Coreografie per lo più mediocri, scarne ed insoddisfacenti. Il combattimento in aereo è di una confusione mediocremente assurda e l'umorismo è sbagliato nei modi e nei tempi. Capisco che volete le battute sempre, ma almeno infilatele con il tempismo giusto e capite quando vanno inserite!!! Non è possibile inserire una battuta in ogni sequenza del film!!! E che cavolo.
Il tutto assume un'aria para-televisiva ad alto budget con un inizio che sembra che recap delle puntate precedenti...
Inutile citare infine una delle piaghe morali del XX secolo... il politicamente corretto. Quello che è assurdo è che in un liceo USA di bianchi caucasici ci sia praticamente il solo Peter Parker... gli americani sono spariti del tutto... siamo giunti al ridicolo opposto in pratica.
 
Comunque un film inguardabile in tutto e per tutto e che il sottoscritto a 24 anni s'è sentito pure a disagio nel vederlo al cinema, perché è un film che oltre i 14-15 anni credo non abbia nulla da dire e mi stupisco del forte consenso critico verso quest'opera... ci stiamo livellando verso il basso in tutto.
 

Tom Holland

Spider-Man: Homecoming (2017): Tom Holland

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