Regia di Jon Watts vedi scheda film
Un linguaggio finalmente in genuina sintonia con il pubblico giovane.
La Marvel, a tre anni dal catastrofico The Amazing Spider-Man 2, rilancia con brio il personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko integrandone le vicende in quelle dei Vendicatori: è infatti Tony Stark (Robert Downey Jr) a fare da mentore a un Peter Parker ancora quindicenne, come già si era intuito da Captain America: Civil War. La positiva preoccupazione del regista Jon Watts e dei sei sceneggiatori reclutati (Watts, John Francis Daley, Jonathan Goldstein, Christopher Ford, Chris McKenna ed Erik Sommers) è quella di scacciare l'opprimente oscurità delle pellicole di Marc Webb, adottando un linguaggio finalmente in genuina sintonia con il pubblico giovane: son lì a testimoniarlo il montaggio amatoriale in apertura (che a dir la verità è malriuscito, ma di lampante originalità), la zia May di Marisa Tomei e il piacevole umorismo in cui sono intinti dialoghi e battute, in linea col disimpegno degli altri fumettoni della casa, ma senza snobbare riflessioni più intime. Se alcune situazioni riecheggiano stralci narrativi della serie di Sam Raimi, questo reboot si dimostra migliore di essa nel calare l'eroe in un contesto contemporaneo e nell'intercettare i suoi umori adolescenziali. Tom Holland è molto più simpatico di Andrew Garfield, e il suo scontro col diabolico Avvoltoio incarnato magistralmente da Michael Keaton riserva sorprese che valgono la visione.
Solenne quanto serve la colonna sonora di Michael Giacchino.
♥ BUON film (7) — Bollino VERDE
VISTO al CINEMA
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